Attacco hacker Napoli, il ministro Nordio: «Cerchiamo sistemi appropriati e sicuri, ma sappiamo difenderci»

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«Sono riusciti ad hackerare persino il Cremlino. Oggi la tecnologia avanza, non solo le organizzazioni criminali, ma anche i dilettanti sono in grado di bucare le reti, finché non si trovano i sistemi più appropriati e sicuri». Queste le parole del ministro della giustizia Carlo Nordio, intervenuto a Napoli al convegno “Scenari giuridici e sociali delle violenze di genere: dalla repressione alla percezione e prevenzione del fenomeno”. (ilmattino.it)

La notizia riportata su altri giornali

Sull’allarme cybersicurezza in Italia interviene ora il ministro della Giustizia, Carlo Nordio: «Sono riusciti ad hackerare persino il Cremlino - dice a margine di un convegno organizzato a Napoli, a Castel Capuano, sugli scenari giuridici e sociali legati alle violenze di genere - Oggi la tecnologia avanza: non solo le organizzazioni criminali, ma anche i dilettanti sono in grado di bucare le reti, finché non si trovano i sistemi più appropriati e sicuri». (ilmessaggero.it)

L’ottava sezione penale del tribunale del Riesame ha anche confermato a Napoli la competenza territoriale dell’inchiesta. (Gazzetta del Sud)

Oggi la tecnologia avanza a passi così rapidi per cui le organizzazioni criminali, ma anche dilettanti di particolare... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Il giovane programmatore informatico Carmelo Miano rimane in carcere. La difesa ha sostenuto l’assenza delle condizioni per mantenere la detenzione in carcere, a Roma. (quotidianodigela.it)

"Sono riusciti ad hackerare persino il Cremlino. Oggi la tecnologia avanza a passi così rapidi per cui le organizzazioni criminali, ma anche dilettanti di particolare cognizione, sono in grado di bucare anche i sistemi apparentemente più sicuri" ha detto Carlo Nordio, ministro della Giustizia, intervenendo a margine del convegno "Scenari giuridici e sociali delle violenze di genere" presso Castel Capuano a Napoli (Il Sole 24 ORE)

Il tribunale del Riesame ha confermato l'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Napoli Enrico Campoli ed eseguita dalla Polizia Postale nell'ambito dell'inchiesta coordinata dalla Procura partenopea (procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli, sostituti Claudio Orario Onorati e Mariasofia Cozza). (ROMA on line)