Saman Abbas, la lite con i genitori prima di sparire: «Datemi i documenti». Il fratello: «Lo zio l’ha uccisa»

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Dopo la lite Saman sarebbe fuggita di casa, e i genitori della giovane avrebbero chiamato lo zio della giovane, Danish Hasnain, per riportarla a casa.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori Saman avrebbe chiesto al padre di avere indietro i suoi documenti di identità, che le sono stati negati.

La sera del 30 aprile Saman aveva tentato di fuggire di casa e ha avuto una violenta lite con i genitori. (Open)

Ne parlano anche altre testate

Saman vittima di un piano premeditato, secondo la Procura di Reggio Emilia, dopo essersi opposta a un matrimonio combinato. “L’ha uccisa strangolandola“, avrebbe detto agli inquirenti il ragazzo – ora sotto protezione – ricalcando la possibile modalità di esecuzione dell’omicidio. (Thesocialpost.it)

Non c'è religione o dottrina che possa mai prescrivere una cosa del genere" "Ci sono elementi per continuare a pensare che lo zio di Saman sia in Europa, perché c’è molta collaborazione da parte delle autorità europee. (Adnkronos)

Lite e urla coi genitori: “Dammi i documenti”. La sera del 30 aprile, poi, la 18enne aveva tentato di fuggire e ha avuto una violenta lite con i genitori. Lo zio poi è tornato, dicendo che tutto era sistemato (Imola Oggi)

Eppure dalle carte dell’inchiesta, trapela come il fratellino riveli particolari decisivi agli inquirenti, puntando il mirino dell’attività investigativa dritto sullo zio Danish : “Mio zio ha ucciso Saman“. (il Resto del Carlino)

I carabinieri, da giorni, presidiano la proprietà, controllando il terreno e le serre vicine alla casa della famiglia. (LaPresse) Attorno ai campi dell’azienda agricola Le Valli di Novellara si continua a cercare qualche traccia di Saman Abbas, la 18enne di origini pakistane, che si era opposta a un matrimonio combinato, di cui non si hanno più notizie dal 30 aprile scorso. (LaPresse)

La vita di una ragazza non vale nulla, quella di una figlia ancora meno, se rifiuta il ruolo di merce che serve a uno scambio vantaggioso, non per lei certo che non ne ha diritto, ma per i suoi genitori, o meglio per suo padre, il padre padrone (anche gli italiani sino a cent'anni fa) per la grande famiglia lontana distribuita nel loro Paese, per mantenere una tradizione patriarcale che nessuno, donna ma anche uomo, riesce a infrangere, per rafforzare l'Islam, per non scomparire cancellati da una cultura per loro esecrabile (la Repubblica)