Gaza, ore di terrore, ospedali e scuole sotto attacco
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Nella Striscia di Gaza, il conflitto tra l'esercito israeliano e Hamas ha raggiunto un nuovo apice di violenza, con bombardamenti che hanno colpito scuole e ospedali, aggravando ulteriormente una situazione già drammatica. L'offensiva israeliana, iniziata in risposta al massacro compiuto da Hamas il 7 ottobre, ha visto un'escalation nelle ultime ore, con il presidente americano Joe Biden che ha riconosciuto la gravità della situazione, rispondendo a due manifestanti pro Palestina durante un evento in Arizona.
Il campo profughi di Jabalia è stato teatro di un attacco aereo nella notte di giovedì, causando oltre 150 tra morti e feriti e costringendo all'evacuazione di 45mila civili. Nelle ultime 24 ore, le vittime sono salite ad almeno 70, mentre gli intensi combattimenti hanno interrotto i contatti con il personale dell'ultimo ospedale funzionante nel nord della Striscia, il Kamal Adwan. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha denunciato la perdita di comunicazione con i medici e i pazienti, tra cui 200 ricoverati e centinaia di rifugiati.
Il direttore del Kamal Adwan Hospital, il dottor Hussam Abu Safiya, è disperso insieme agli altri medici e pazienti dopo che l'ospedale è stato bombardato, colpendo anche la terapia intensiva. La situazione è ulteriormente complicata dalla difficoltà di evacuare l'ospedale, che ospita numerosi bambini attaccati ai respiratori e pazienti in condizioni critiche.
L'Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Turk, ha definito questo il «momento più buio» del conflitto a Gaza, evocando crimini atroci da parte delle forze militari israeliane. La situazione nella Striscia, soprattutto al nord, è descritta come disperata, con un bilancio di oltre 200 morti civili solo nella giornata di ieri.