A 6 anni vince la lotta alla leucemia: la standing ovation dei compagni di scuola dopo l'ultima chemio

Giornale di Sicilia ESTERI

A 6 anni vince la lotta alla leucemia: la standing ovation dei compagni di scuola dopo l'ultima chemio. A 6 anni vince la lotta alla leucemia: la standing ovation dei compagni di scuola dopo l’ultima chemio I compagni e gli insegnanti hanno festeggiato John Oliver Zippay nel corridoio della scuola elementare di Newbury, Ohio, Stati Uniti.

Il video è virale - CorriereTV

(Giornale di Sicilia)

La notizia riportata su altri giornali

Il video è diventato virale in poche ore, ripreso e trasmesso anche dalle emittenti americane. /CorriereTv. Era il 2016 quando a John Oliver Zippay, soprannominato "J.O. (Corriere TV)

“J.O.” - così viene soprannominato - può finalmente festeggiare: al rientro dalle festività natalizie, i suoi compagni della scuola elementare St. Helen Catholic School di Newbury, in Ohio, lo hanno accolto con una standing ovation. (L'HuffPost)

Alla fine della scorsa settimana, John Oliver Zippay è tornato definitivamente a scuola dopo tre anni passati dentro e fuori dagli ospedali per curare una leucemia linfoblastica. La diagnosi è arrivata nei giorni seguenti: «È stato un vero shock quando abbiamo iniziato a sentire la parola “cancro”», ha ammesso John. (Ticinonline)

Aveva appena finito il suo ultimo ciclo di chemioterapia dopo che la leucemia lo aveva colpito a tre anni. Dopo la standing ovation è stato mostrato un video con l’intero percorso verso la guarigione del bambino. (Vanity Fair Italia)

Per questo i compagnetti di classe e gli insegnanti, quando è tornato a scuola lo hanno festeggiato, tributandogli una vera ovazione. Così i suoi compagni, della elementare di Newbury, Ohio, l’hanno atteso nel corridoio e nel primo giorno di scuola dopo le ferie lo hanno accolto come un «eroe». (Tiscali.it)

Bisognerà poi sostenere la famiglia di Matteo nella incredibile e ignobile campagna di odio che autentici mascalzoni hanno cercato di avviare su quella Rete che può essere (lo sappiamo tutti) sia prezioso strumento di conoscenza in tempo reale sia piazza virtuale di massacro psicologico. (Corriere della Sera)