Sciopero del 9 maggio 2025: aeroporti e treni in tilt, disagi per chi viaggia





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Redazione Interno
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Il 9 maggio 2025 si prospetta come una giornata complicata per chi deve spostarsi in aereo o in treno, nonostante la revoca dello sciopero nazionale indetto da CUB Trasporti. Le mobilitazioni locali, tuttavia, restano attive e rischiano di paralizzare parte dei voli, soprattutto nelle fasce orarie più critiche. Se da un lato il settore aereo potrebbe subire rallentamenti limitati, quello ferroviario ha già vissuto ore di caos, con un’adesione allo sciopero che ha superato il 90% e cancellazioni a catena.
La protesta, che martedì 7 maggio aveva bloccato i treni dalle 9 alle 17, ha lasciato strascichi pesanti. Pendolari e viaggiatori hanno affrontato ritardi, corse soppresse e stazioni affollate, mentre i sindacati parlavano di un’astensione "massiccia" dal lavoro. "I presidi nelle principali città sono stati molto partecipati", hanno sottolineato le stesse fonti, confermando la portata del malcontento. A Rieti, intanto, il Partito Democratico ha denunciato quello che definisce "lo smantellamento progressivo del collegamento con Roma", colpendo soprattutto studenti e lavoratori costretti a lunghe attese.
Le difficoltà non si sono limitate ai binari. Sulla Roma-Rieti, un incidente stradale ha aggravato la situazione: un tir ribaltatosi a Settebagni – senza conseguenze gravi per l’autista – ha creato code interminabili, costringendo chi viaggiava in auto o su mezzi alternativi a ore di ritardo. Un episodio che ha reso ancora più evidente la fragilità di un sistema di trasporti sotto pressione, dove ogni intoppo si trasforma in un effetto domino