Meloni boccia il referendum sulla cittadinanza dopo le 500mila firme raggiunte: "Non serve nuova legge"
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L’Italia ha “una ottima legge sulla cittadinanza” e dunque non serve cambiarla. Così da New York, dove è intervenuta all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni boccia dopo il quorum delle 500mila firme raggiunto il referendum sulla cittadinanza con cui si propone di dimezzare il termine di 10 anni per ottenere la cittadinanza italiana. Meloni boccia il referendum sulla cittadinanza Il referendum sulla cittadinanza Forza Italia va avanti sullo Ius Scholae Meloni boccia il referendum sulla cittadinanza Nella serata di martedì 24 settembre, dopo il raggiungimento del quorum, da New York è intervenuta sul tema la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. (Virgilio Notizie)
La notizia riportata su altri giornali
Il sistema digitale, utilizzato per la prima volta con successo dai promotori del referendum per dimezzare i tempi della cittadinanza agli stranieri residenti, è certamente più pratico e semplice di prima, quando le 500 mila firme andavano apposte davanti a un notaio, un cancelliere o un segretario comunale. (Corriere della Sera)
L'obiettivo delle 500 mila firme, che inizialmente sembrava complicato, è stato raggiunto e superato. A far volare il referendum sulla cittadinanza, che punta a dimezzare da 10 a 5 anni di residenza legale continuativa il termine dopo il quale gli stranieri possono diventare cittadini, sono stati gli ultimi tre giorni. (l'Adige)
E cioè, la cittadinanza per chi abbia studiato in Italia per almeno dieci anni. Il diritto di cittadinanza, e non soltanto quello, taglia in due gli schieramenti. (Corriere della Sera)
E l… Ed anche se per sicurezza - la lunga storia dei referendum insegna - occorrerà raccoglierne ancora, con il ritmo sostenuto delle firme digitali non ci sono dubbi sul fatto che l’obiettivo sarà raggiunto. (La Stampa)
Che il 15 dicembre deciderà sulla sua legittimità. (Corriere della Sera)
Referendum, prof Celotto: "Firme con Spid come il doping. Serve riforma" 25 settembre 2024 (Il Sole 24 ORE)