Fine del fact-checking su Meta, annuncia Zuckerberg

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ECONOMIA

Mark Zuckerberg, CEO di Meta, ha recentemente annunciato la fine del programma di fact-checking su Facebook e Instagram, una decisione che ha suscitato reazioni contrastanti. Durante l'annuncio, Zuckerberg indossava un orologio svizzero Greubel Forsey "Hand Made 1", dal valore di circa 900.000 dollari, un dettaglio che non è passato inosservato.

La decisione di eliminare il fact-checking, secondo Zuckerberg, è motivata dalla volontà di privilegiare l'assoluta libertà di espressione, un principio caro alla destra ideologica rappresentata da Donald Trump. Questo cambiamento segna la fine dell'era dei social network controllati da figure esterne, i cosiddetti "cacciatori di bufale", e affida il controllo delle informazioni agli utenti stessi, che potranno aggiungere note ai contenuti condivisi.

L'annuncio è stato accolto con entusiasmo sia dal presidente eletto Trump, che ha lodato Meta per i progressi compiuti, sia da Elon Musk, che ha definito la decisione "cool". Tuttavia, questa svolta solleva interrogativi sulla gestione della disinformazione e dell'odio online, temi che erano stati al centro delle politiche di controllo delle piattaforme Meta fino ad ora.

La scelta di Zuckerberg di seguire l'esempio di Musk, che ha sempre sostenuto una visione più liberale della libertà di espressione, potrebbe avere implicazioni significative per il futuro dei social network e per il modo in cui le informazioni vengono condivise e verificate online.