“Smantella Italia”: il progetto eversivo della Lega, questa volta punta ai beni culturali e al paesaggio

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Con un intervento a gamba tesa del deputato leghista Gianangelo Bof , il partito del nuovo Attila Salvini vuole cancellare il potere vincolante delle Soprintendenze sull’esecuzione di ogni tipo di intervento in aree tutelate. In pratica, intende eliminare il dovere di esprimere un diniego su strade, cave, canalizzazioni e condotte, cartellonistica pubblicitaria stradale. L’emendamento di Bof è stato dichiarato inammissibile dalla commissione Cultura, ma il presidente della commissione, anziché rigettarlo, lo ha accantonato in attesa del parere del ministero della Cultura. (Tiscali Notizie)
La notizia riportata su altri giornali
ROMA – La Lega ritira l’emendamento al decreto cultura sulla questione delle soprintendenze. La decisione arriva all'indomani del parere negativo del Ministro Giuli. Rossano Sasso, capogruppo della Lega in Commissione Cultura: "Non è un passo indietro, il tema sarà al centro di un provvedimento più completo e concordato" (Dire)
In particolare, i due esponenti politici hanno contestato l’emendamento di Bof che avrebbe eliminato il parere vincolante delle Soprintendenze sui progetti che potrebbero danneggiare l'ambiente. (Oggi Treviso)
L'emendamento del deputato trevigiano Gianangelo Bof per rendere il parere delle Soprintendenze non più 'vincolante' è stato ritirato dalla Lega durante la seduta della Commissione... (Virgilio)

La Lega, che cerca di attribuirsi il ruolo di partito più trumpiano e iperliberista d’Italia, ha presentato un emendamento alla Legge Cultura con il quale vorrebbe rendere non vincolante il parere delle Soprintendenze in materia paesaggistica dando l’ultima parola ai sindaci. (L'HuffPost)
Un bene o un male? A bloccare questo emendamento è stato in particolare il ministro della Cultura Alessandro Giuli, che deve avere evidentemente ascoltato bene cosa gli avranno spiegato gli uffici legali del suo dicastero. (ArchaeoReporter)
Sul decreto Cultura Lega e FdI sono andati allo scontro. In una contrapposizione che ha riguardato direttamente i due ministri: Matteo Salvini e Alessandro Giuli. La miccia è stata accesa da un emendamento al provvedimento presentato da un deputato della Lega, Gianangelo Bof. (LA NOTIZIA)