Draghi alla firma del trattato del Quirinale: "Servono sovranità europea e una Difesa comune"

La Repubblica INTERNO

Trattato del Quirinale, Draghi e Macron da subito in sintonia: “Mai più rigore” di Tommaso Ciriaco , Anais Ginori 25 Novembre 2021 di Tommaso Ciriaco , Anais Ginori. "Abbiamo vissuto momenti difficili

Bisogna creare una vera difesa europea.

Ora questo Trattato aiuta la costruzione di questa difesa europea che naturalmente è complementare alla Nato, non è sostitutiva.

Podcast - La giornata - Cosa c’è da sapere A cosa serve il Trattato del Quirinale. (La Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri media

Ogni volta, in questi anni, è stato Mattarella a riprendere il filo di un discorso che con lungimiranza e visione non poteva essere lasciato cadere. “Grazie - hanno riconosciuto Draghi e Macron - per aver per aver salvato i rapporti tra Roma e Parigi nella stagione dei populisti”. (Tiscali Notizie)

Dal canto suo l’Italia ha bisogno di avere un partner forte anche nel continente bilanciando così la sua tradizionale vicinanza al Regno Unito Il Trattato abbraccia molti campi, dall’economia, all’agricoltura, passando, ovviamente, per la difesa e la sicurezza. (Startmag Web magazine)

Lo ha fatto senza coinvolgere gli altri ministri, i partiti di maggioranza e il Parlamento, che comunque ora dovrà votare per ratificarlo. «Le nuove regole - sostiene Draghi - devono riflettere un passato che bisogna correggere e un futuro che bisogna disegnare» (il Giornale)

Viene letto in molti modi e da varie angolazioni: chi ne accentua l’impulso alla collaborazione e chi teme un patto diseguale, con la Francia a dettare legge Una cornice politica al massimo livello, un segnale forte di governance europea, una serie di procedure destinate a conciliare interessi e posizioni. (La Stampa)

Il Trattato, progettato nel 2017, è arrivato alla firma soltanto in virtù del rapporto tra il presidente francese Emmanuel Macron e il nostro premier. Si chiama Trattato del Quirinale, ma proprio le sue finalità in prospettiva europea, e non solo esclusivamente franco-italiana, rendono poco auspicabile un trasloco di Mario Draghi alla Presidenza della Repubblica. (il Giornale)

Oggi l’aeroporto di Nizza è in mani italiane, e credo che ci vorrebbero ancora più investimenti italiani in Francia. Dispone di grandi gruppi aperti al sistema globale e di un recente sviluppo di start up nel Tech. (Startmag Web magazine)