Ex Ilva, si decide il futuro: vertice oggi al Mise. Mittal insiste con 5mila esuberi

La Gazzetta del Mezzogiorno INTERNO

Sul tavolo, stando a quanto risulta alla Gazzetta, ci sono due proposte, anzi due visioni.

A presentare il piano sono stati l’amministratore delegato italiano Lucia Morselli, insieme all’amministratore delegato ArcelorMittal Europa Geert Van Poelvoorde e il responsabile della fusioni e acquisizioni di ArcelorMittal Ondra Otradovec.

Le indiscrezioni parlano di una produzione da 4 milioni di tonnellate di acciaio l’anno con due altiforni tradizionali in attesa dell’installazione di un forno elettrico alimentato a preridotto. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Ne parlano anche altri media

Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev agenziavista.it Ilva, Landini (Cgil): «Quello di ArcelorMittal non è un piano industriale ma di chiusura». EMBED. . . (Agenzia Vista) Roma, 04 dicembre 2019 "Quello di ArcelorMittal non è un piano industriale ma di chiusura". (Il Messaggero)

Riteniamo che la produzione a fine piano debba essere più alta, arrivando almeno a 8 milioni di tonnellate". Il nuovo piano industriale prevede inoltre nel 2023 la fermata del forno Afo2 e la marcia della sola linea D di agglomerato e la massa di produzione del forno elettrico ad Arco Eaf. (AGI - Agenzia Italia)

(Teleborsa) - Nel nuovo Piano industriale di Arcelor Mittal sarebbero previsti 4.700 esuberi, di cui 2891 già nel 2020, con l'organico dell'ex Ilva che passerebbe dai 10.789 occupati del 2019 ai 6.098 del 2023. (Il Messaggero)

E' quanto emerge nelle slide del nuovo piano industriale presentato dall'azienda al Mise. I livelli occupazionali in Arcelor Mittal si ridurranno di 2891 unità già nel 2020. (Tiscali.it)

Nel nuovo piano industriale di ArcelorMittal sono previsti 4.700 esuberi: si passerebbe dai 10.789 occupati del 2019 a 6.098 nel 2023. Il nuovo piano prevederebbe un aumento dei volumi di produzione dagli attuali 4,5 milioni di tonnellate di acciaio ai 6 milioni dal 2021. (Sky Tg24 )

Lo Stato è disposto a investire". Un totale di 4.700 esuberi nei prossimi 3 anni, circa 3mila già dai prossimi mesi. Come "contropartita" la trasformazione di una parte della produzione - circa un quinto - con forno elettrico. (Il Fatto Quotidiano)