Bologna: proposta la cittadinanza onoraria per Mihajlovic

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Se ne è discusso nel Consiglio Comunale di ieri e l'approvazione potrebbe arrivare in occasione della prossima assemblea di lunedì 9 dicembre.

La storia di Sinisa Mihajlovic (foto Ansa) e il suo messaggio di battaglia contro la malattia che lo ha colpito nei mesi scorsi ha toccato il cuore di molti.

Anche il primo cittadino di Bologna Virgilio Merola ha già espresso il proprio gradimento: "Mihajlovic ha scelto la nostra città come luogo di lavoro, per lui sono stati fatti anche due pellegrinaggi, segno della vicinanza della città. (Udinese Blog)

Su altri giornali

«Sinisa Mihajlovic ha scelto Bologna per lavorare – ha continuato il capogruppo civico –. E allora il Comune ha detto sì, il sindaco Virginio Merola, secondo quanto emerge, è pronto a sostenere la richiesta di conferimento della cittadinanza onoraria a Sinisa Mihajlovic. (il Resto del Carlino)

Il Milan, però, sembra essere avanti sul fuoriclasse scandinavo, poiché i dirigenti rossoneri hanno già incontrato Mino Raiola, agente di Ibrahimovic. A questo proposito, è intervenuto oggi il Presidente viola, Rocco Commisso: per le sue dichiarazioni, continua a leggere > > > . (Pianeta Milan)

Lunedì 9 può arrivare l’ok definitivo. L’idea è venuta a Gian Marco De Biase, capogruppo dei civici di 'Insieme Bologna'. “Mihajlovic ha scelto la nostra città come luogo di lavoro, per lui sono stati fatti anche due pellegrinaggi, segno della vicinanza della città. (La Gazzetta dello Sport)

Non dovrebbero esserci problemi, invece, per domenica, quando sarà regolarmente in panchina nel match contro il Milan. Sinisa Mihajlovic non seguirà il suo Bologna nella sfida di Udine, valida per i sedicesimi di finale di Coppa Italia (TuttoUdinese.it)

Abbiamo ritoccato qualcosa nell'intervallo e quando abbiamo accorciato gli spazi ci siamo sciolti. Bisogna dare continuità alle nostre prestazioni e al risultato positivo". (Tutto Napoli)

Il tecnico del Bologna ha saputo risvegliare dal torpore i propri ragazzi solo con la sua presenza. Un fattore vero e proprio, che ha permesso ai rossoblu di espugnare persino il San Paolo pur senza averlo in panchina. (La Lazio Siamo Noi)