Dai sanitari ai professori, ecco la road map delle terze dosi

Il Sole 24 ORE ECONOMIA

Quasi 1,2 milioni le terze dosi somministrate. Secondo i dati della Fondazione Gimbe aggiornati al 27 ottobre sono state somministrate 1.191.327 terze dosi di cui 224.597 dosi aggiuntive e 966.730 dosi booster, con una media giornaliera di 29 mila somministrazioni.

Sul fronte di quella aggiuntiva sono 877.999 le dosi somministrate; per la booster, sono 2.988.562.

Operatori sanitari a quota 13%. Sta a quota 13% il numero di medici, infermieri e operatori in servizio negli ospedali e nelle strutture sanitarie che ha ricevuto il richiamo vaccinale contro il Covid

I punti chiave I numeri dell’allargamento ai cinquantenni. (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altre fonti

Il sottosegretario si è infatti detto contrario alla “corsa a controllare gli anticorpi per sapere se serve la terza dose. Per quanto riguarda la terza dose al resto della popolazione, ovviamente la priorità sarà legata alla data di somministrazione della seconda dose”, ha precisato il sottosegretario alla Salute. (Money.it)

In Italia sono circa un milione e mezzo i cittadini vaccinati con il siero di Johnson & Johnson In arrivo la decisione dell'Aifa per la somministrazione di una nuova dose del siero anti-Covid, già autorizzata dalle autorità Usa. (Toscana Media News)

Roma, 30 ott. (LaPresse)

Chiaramente aspettiamo anche le indicazioni che verranno date dagli enti regolatori in maniera completa, però è chiaro che sarà necessario un richiamo per chi ha fatto il vaccino anti-Covid monodose di Johnson & Johnson in tempi molto brevi”. (LA NOTIZIA)

BALOTTA: NESSUN ALLARMISMO. Pochi dubbi, come afferma anche l’immunologa cremonese Claudia Balotta, sul fatto che dovrebbe trattarsi di vaccinazione eterologa. Con questo non voglio dire che i vaccini a vettore virale non funzionino, sia chiaro. (La Provincia di Cremona e Crema)

“Se non ci fosse un calo dell’immunità – spiegano – non ci sarebbero differenze nei tassi di infezione tra le persone vaccinate in momenti diversi”. Lo studio ha analizzato le infezioni durante il picco estivo valutando i dati di 5 milioni di persone che avevano ricevuto le due dosi prima dell’estate. (Metropolis)