"Prestiti vincolati alle riforme e niente sussidi". Il contro-piano dei nordici per il Recovery Fund

La Stampa ESTERI

Per questo «un forte impegno per le riforme per la politica di bilancio è essenziale per promuovere la crescita potenziale».

Niente mutualizzazione del debito, nessun aumento significativo del bilancio Ue, ma un fondo limitato nel tempo (massimo due anni) per concedere prestiti ai Paesi in difficoltà (niente sussidi a fondo perduto), in cambio di riforme e disciplina di bilancio.

Ci sono poi altre condizionalità più rivolte ai Paesi dell’Est: i prestiti saranno legati «al rispetto dello Stato di diritto e dei diritti fondamentali». (La Stampa)

Se ne è parlato anche su altri giornali

urismo, la Ue frena l'Italia: «Prima vediamo i contagi». «Una recessione così dura richiede proposte ambiziose e innovative come il Recovery Fund. Serve più coraggio il 27 maggio dalla Commissione europea», scrive su Twitter il ministro per gli Affari europei, Enzo Amendola. (Il Gazzettino)