Pompei, dagli scavi spunta il "monolocale" della piccola borghesia: dalla cassapanca il racconto di chi ha provato a fuggire

Il Fatto Quotidiano INTERNO

In una stanza un armadio rimasto chiuso per duemila anni con tutto il suo corredo di stoviglie , piattini di vetro, ciotole di ceramica, vasi.

A Pompei si scava nel retro del “giardino incantato”, lo stupefacente spazio dipinto con il grande larario che fu riportato alla luce nel 2018, e a sorpresa, dove ci si aspettava una casa importante e fastosa, vengono fuori ambienti modesti ma pieni di dignità, dove non mancano oggetti raffinati e persino un fascio di documenti che il calco in gesso ha fatto incredibilmente riapparire. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Si tratta di un ambiente adibito al culto, che presentava su una parete una nicchia sacra ai "Lari", numi tutelari della casa e al di sotto due grandi serpenti "agatodemoni" (demone buono), simbolo di prosperità e buon auspicio. (Tiscali Notizie)

Un armadio rimasto chiuso per duemila anni con tutto il suo corredo di stoviglie. E’ una casa del ceto medio, 5 piccole stanze più bagno e cucina affacciate però su uno splendido giardino dipinto l’ultima sorpresa di Pompei che l'ANSA visita in anteprima. (Gazzetta di Parma)

Un baule rimasto chiuso per 2000 anni ritrovato a Pompei, apparteneva al ceto medio. Le immagini. 06 agosto 2022. (Agenzia Vista) Napoli, 06 agosto 2022 Le immagini dell'ultimo ritrovamento a Pompei. (Liberoquotidiano.it)

In quest'area, con accesso dal vicolo di Lucrezio Frontone, nel 2018 emerse un lussuoso larario riccamente decorato. La vita immobile di Pompei che riaffiora alla luce: ultimi istanti di vita fotografati negli arredi sconquassati dall'eruzione del 79 d. (Il Vescovado Costa di Amalfi)

E' l'ultima meraviglia di Pompei, dagli scavi in corso nella casa del Larario, all'interno della nuova area di esplorazione e messa in sicurezza del sito (La Repubblica)

Non mancano i servizi però, una cucina e una latrina, quasi come quelle che si trovano nelle abitazioni più importanti. Il Grande Progetto. Siamo nella Regio V, in quel cuneo di terreno nel quale sono stati fatti negli anni passati gli scavi del Grande Progetto , resi necessari dalla messa in sicurezza del sito patrimonio dell’Umanità. (QUOTIDIANO NAZIONALE)