Ora Trump se la prende con gli studenti e fa arrestare un laureato palestinese per le proteste alla Columbia

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Ora Trump se la prende con gli studenti e fa arrestare un laureato palestinese per le proteste alla Columbia Il Dipartimento per la Sicurezza Interna ha arrestato Mahmoud Khalil, uno dei leader del proteste pro-Palestina del 2024 Getting your Trinity Audio player ready... ROMA – Ora Trump è passato agli studenti. Il Dipartimento per la Sicurezza Interna (DHS) americano – la super-agenzia federale creata nel 2002 dopo gli attentati dell’11 settembre che gestisce l’immigrazione, la sicurezza delle frontiere, il contrasto al terrorismo e la risposta ai disastri naturali – ha arrestato Mahmoud Khalil, uno studente laureato palestinese alla Columbia University noto per il suo ruolo di primo piano nelle proteste pro-palestinesi del 2024. (Dire)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Persino la polizia avrebbe bisogno di un permesso per accedere. Quando due uomini hanno bussato alla loro porta, alle 20.30 di sabato sera, Mahmoud Khalil e sua moglie incinta di 8 mesi hanno aperto senza pensarci. (la Repubblica)
Non ha fatto solo bene: ha fatto benissimo l’Amministrazione Trump a cancellare con un tratto di penna 400 milioni di dollari (su un totale annuo di 639 nel solo 2024) di sovvenzioni e stanziamenti destinati a vario titolo alla Columbia University. (Liberoquotidiano.it)
Un attivista filo-palestinese, che ha avuto un ruolo di primo piano nelle proteste della Columbia University contro la guerra tra Israele e Hamas a Gaza, è stato arrestato sabato sera a New York. Lo ha reso noto il suo avvocato. (Euronews Italiano)

Di Francesco Paolo La Bionda L’Anti-Defamation League (ADL) ha pubblicato per il secondo anno il suo Campus Antisemitism Report Card™, un tool che analizza lo stato attuale dell’antisemitismo nei campus statunitensi e la risposta delle università e dei college al fenomeno. (Mosaico-cem.it)
Nel suo discorso al Congresso del 4 marzo, Donald Trump si è vantato di aver «fermato ogni tipo di censura governativa e di aver riportato la libertà di parola in America». Apparentemente stupito dalle sue stesse doti, ha ripetuto: «Adesso è tornata». (Jacobin Italia)
Il 10 marzo centinaia di persone si sono riunite sotto il Jacob K. Javits Building, l’edificio federale sede a New York del dipartimento per la Sicurezza Nazionale. (il manifesto)