Fiat Grande Panda: troppi ordini, in Serbia fanno fatica

Fiat Grande Panda: troppi ordini, in Serbia fanno fatica
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ClubAlfa.it ECONOMIA

Quando un’auto riceve troppi ordini è sempre una bella notizia. Questo è esattamente ciò che sta accadendo a Fiat Panda che con oltre 20 mila ordini ricevuti in poche settimane ha letteralmente mandato in tilt lo stabilimento Stellantis di Kragujevac in Serbia che infatti ha bisogno di dipendenti presi in prestito da altri stabilimento del gruppo come Modena e Melfi per poter aumentare ulteriormente la produzione del modello. (ClubAlfa.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Per i lavoratori del sito lucano c'è oggi una nuova opportunità, destinata a far discutere. Tra i siti del Gruppo in maggiore difficoltà c'è Melfi, uno degli impianti di produzione più grandi d'Europa per il settore automotive. (Virgilio)

Inizia così la lettera che in questi giorni Stellantis sta inviando ai primi dipendenti che hanno accettato l’invito a trasferirsi in Serbia per produrre la nuova Fiat Panda. Inizialmente la proposta, come aveva raccontato questo giornale, era stata fatta ai lavoratori in cassa integrazione dell’impianto Maserati di Modena, un sito che sta attraversando una fase di profonda crisi ed è di fatto fermo, con sole 30 vetture assemblate nei primi tre mesi dell’anno. (Milano Finanza)

Secondo quanto riporta Milano Finanza, alcuni operai avrebbero accettato la proposta di trasferirsi in Serbia. Questo lo stralcio della lettera inviata da Stellantis ai dipendenti che hanno detto sì: “In relazione agli accordi intercorsi, le comunichiamo il suo temporaneo distacco presso la Fca Serbia (Sito di Kragujevac) per ivi svolgere la sua attività lavorativa con la mansione di operaio”. (ACI)

Stellantis chiede agli operai di Melfi di trasferirsi in Serbia

Trasferimenti volontari L’azienda offre un pacchetto di incentivi che include trasferimenti volontari, alloggi gratuiti e compensi giornalieri superiori ai 100 euro. (motori.it)

Il gruppo automobilistico ha avviato l’iniziativa inviando lettere ai lavoratori in cassa integrazione della Maserati di Modena, estendendo poi l’invito anche agli operai di altri stabilimenti italiani, tra cui quello di Melfi (autoblog.it)