Matteo Berrettini non si dà pace

Sportal SPORT

10 Giugno 2021. "Alla ripresa avevo le gambe di marmo", il rammarico di Berrettini.

"Quella pausa forzata ha fatto male al mio tennis, mi ha bloccato le gambe - il pensiero di Berrettini -, quando abbiamo ripreso le avevo di marmo.

Pur lottando strenuamente, Matteo Berrettini si è dovuto arrendere in quarti di finale al numero uno del mondo Novak Djokovic, che lo ha sconfitto in quattro set.

Per finire, uno sguardo verso i prossimi tornei alla luce dei progressi mostrati: "Sono ancora giovane, è il mio secondo quarto di finale Slam e non voglio fermarmi qui. (Sportal)

Ne parlano anche altri giornali

Match molto teso come palesato dalla reazione di Nole quando è calato il sipario: “Non mi aspettavo le urla di Djokovic, ma mi ha fatto piacere. Risultati, dunque, inusuali per la tradizione italica che, probabilmente, sarà riscritta da Berrettini e dal resto della truppa tricolore, qualitativa come non era mai stata in tempi recenti. (OA Sport)

È andata un po’ meglio nella finale degli ultimi Internazionali d’Italia di metà maggio, dove il serbo ha addirittura strappato un 6-1 nel secondo set prima di arrendersi al terzo. Se il torneo femminile ha regalato sorprese a non finire, in quello maschile hanno raggiunto le semifinali i quattro più pronosticabili. (Ubi Tennis)

E’ molto stressante giocare contro di lui”. Chi avrà la meglio tra Novak Djokovic e Rafael Nadal? (Tennis Fever)

A cinque anni dall’ultima volta, sarà nuovamente un tennista transalpino a trionfare nella prestigiosa manifestazione di Grado A che si disputa in contemporanea allo Slam dei professionisti: la certezza si è avuta questo pomeriggio, visto che dai quarti di finale sono stati promossi esclusivamente giocatori di casa. (LiveTennis.it)

Djokovic-Berrettini di ieri, giovedì 9 giugno, valida per i quarti di finale del Roland-Garros, è stata la seconda partita di singolare maschile più vista su Eurosport dopo Cecchinato-Thiem, semifinale del Roland Garros 2018. (LiveTennis.it)

Ma fisicamente stavo bene, forse meglio di lui». Non sono mai stato un predestinato (IlNapolista)