L’UE apre una procedura contro la Germania per sentenza tedesca su BCE

QuiFinanza ESTERI

La causa della procedura d’infrazione è l’azione della Corte costituzionale federale tedesca, che il 5 maggio 2020 aveva emesso una sentenza sul Programma di acquisto del settore pubblico (PSPP) della Banca centrale europea (BCE) in cui lo dichiarava “ultra vires”, cioè che esula dall’ambito delle sue competenze.

La Commissione ritiene infatti che la sentenza della Corte costituzionale tedesca costituisca un grave precedente, sia per la futura prassi della Corte costituzionale tedesca stessa, sia per le corti supreme e costituzionali di altri Stati membri. (QuiFinanza)

Ne parlano anche altri media

– La Commissione ha aperto una procedura d’infrazione contro la Germania per violazione del primato del diritto dell’Ue, nonché del rispetto della competenza della Corte Ue, perché il 5 maggio 2020 la Corte costituzionale tedesca dichiarava “ultra vires” il Programma di acquisto titoli della Bce (Pepp), esulando dall’ambito delle proprie competenze. (Icona News)

- BRUXELLES, 09 GIU - La Commissione ha aperto una procedura d'infrazione contro la Germania per violazione del primato del diritto dell'Ue, nonché del rispetto della competenza della Corte Ue, perché il 5 maggio 2020 la Corte costituzionale tedesca dichiarava "ultra vires" il Programma di acquisto titoli della Bce (Pepp), esulando dall'ambito delle proprie competenze. (Tiscali.it)

– (Adnkronos/Dpa) – La Commissione Europea annuncia di voler intraprendere una azione legale contro la Germania relativamente alla sentenza della Corte Costituzionale tedesca che aveva contestato la supremazia del diritto dell’UE sulla legislazione nazionale relativamente al programma di stimolo varato della Banca Centrale Europea. (SardiniaPost)

Nella stessa sentenza la Corte costituzionale tedesca ha anche dichiarato 'ultra vires' una sentenza della Corte di giustizia europea ('Heinrich Weiss e altri') senza rinviare la questione alla stessa Corte. (Il Sole 24 ORE)

La Germania dispone ora di due mesi per rispondere alle preoccupazioni sollevate dalla Commissione. Casi per i quali sono sotto tiro Polonia e Ungheria (Borsa Italiana)

Gli europei non sono benvenuti nel Regno Unito. (Notizie - MSN Italia)