Copasir, Fico-Casellati: Non possibili atti autoritativi su Comitato

LaPresse INTERNO

Non possono infatti né imporre dimissioni, né revocare i componenti, né sciogliere o dichiarare l’organo decaduto”.

(LaPresse) – “I Presidenti del Senato e della Camera, Casellati e Fico, hanno inviato una lettera al Presidente del Copasir, on.

Nella lettera i Presidenti spiegano le ragioni giuridiche in base alle quali non possono mettere in atto alcun intervento di carattere autoritativo sul Comitato. (LaPresse)

Ne parlano anche altre fonti

Con buona pace degli slogan elettorali del Presidente Spirlì e del Matteo nazionale (Salvini) – concludono i ristoratori – ‘Io speriamo che me la cavo’“ Poco dopo l’altro buon Matteo Nazionale (Renzi) decise di staccare la spina all’allora Governo Conte targato Pd-m5s-leu-Iv e convergere su un governo di unita nazionale guidato dall’ ex Governatore della Banca d’Italia Draghi. (CatanzaroInforma)

Roma, 6 apr. (LaPresse) – “L’onorevole Fico e la senatrice Casellati decidono pilatescamente di non esercitare la loro autorità e consentono così che si violi una norma di garanzia a tutela della tenuta delle istituzioni. (LaPresse)

Quello per cui sto e stiamo lavorando non è un sogno o un desiderio, ma un obiettivo, un dovere, una necessità". Correndo con il piano vaccinale, obiettivo 500.000 cure al giorno, senza nessun rimpianto per Arcuri ma ringraziando Figliuolo e Bertolaso". (Adnkronos)

A seguire l’esame della relazione sull’attività svolta dal Comitato, di cui all’articolo 35, comma 1, della legge n. 124 del 2007. All’ordine del giorno, si legge sul sito della Camera, le comunicazioni del presidente e l’ufficio di presidenza. (LaPresse)

Dario Galli (Lega): "Nessuno della Lega, nemmeno Salvini, ha mai detto che si devono fare cose fuori da ogni logica o da ogni controllo. (La7)

Seppure non abbiano poteri ‘autoritativi’, come scrivono, infatti, permane il loro potere di indirizzo”. (LaPresse) – “Lascia francamente scandalizzati la decisione dei presidenti di Camera e Senato di rimandare ad ‘accordi politici’ ciò che entrambi sanno essere previsto dalla legge, tanto che lo confermano esplicitamente, e che loro – secondo il principio di autodichia – sarebbero tenuti a far rispettare. (LaPresse)