Riscossione crediti: conti correnti senza lucchetti e pignoramento prima casa

Wall Street Italia ECONOMIA

Dopo 10 anni, non raggiunge il 15 per cento” si legge

È questo uno dei pilastri emerso nel Rapporto sul coordinamento della finanza pubblica 2021 pubblicato lo scorso del 28 maggio dalla Corte dei Conti, che ha dato indicazioni sulla riforma della riscossione dei crediti.

Conti correnti senza più lucchetti per l’Agenzia della Riscossione, che potrebbe conoscere i la consistenza del conto del debitore e non soltanto l’esistenza. (Wall Street Italia)

Su altre testate

Riflettori puntati sulla riforma fiscale. Il grido d’allarme sulla riscossione arriva proprio mentre sta entrando nel vivo il dibattito sulla riforma fiscale. Il Governo è al lavoro per ridisegnare il sistema attuale e ha messo sotto osservazione proprio l’inesigibilità dei ruoli (Il Sole 24 ORE)

L’appello della Corte Costituzionale è direttamente al legislatore, che deve intervenire al più presto sull’aggio della Riscossione delle entrate pubbliche. Sono quasi mille miliardi di euro le entrate mancanti nelle casse dello Stato: l’allarme è stato più volte non solo dal direttore dell’Agenzia delle Entrate Ruffini, ma anche dalla Corte dei Conti. (Money.it)

Contribuenti italiani in ansia in vista della ripresa dei pagamenti delle cartelle esattoriali mentre la crisi economica Covid continua ad imperversare sull’Italia portando ad una forte crisi di liquidità sia per le imprese che per le famiglie. (The Italian Times)

Tutto sulla proroga del blocco dei pignoramenti e dell’invio delle cartelle esattoriali. editato in: da. Doveva scadere il prossimo 30 giugno, secondo quanto indicato nel decreto “Sostegni “, invece il blocco dei pignoramenti e dell’invio delle cartelle esattoriali dovrebbe essere prolungato fino al primo settembre. (QuiFinanza)

Questo permetterebbe un’accelerazione degli iter di riscossione. Il Decreto Sostegni varato lo scorso marzo, ha introdotto delle semplificazioni nella cancellazione delle cartelle esattoriali inesigibili. (Consumatore.com)

Le partite Iva sono 6 milioni e noi siamo 32 mila servitori dello Stato. Immaginare di poter accertare sistematicamente 4 o 5 milioni di partite Iva attive è difficile. (Italia Oggi)