Dalla Cina stop all’export di terre rare

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Il trasporto di metalli rari nel porto cinese di Lianyungang, provincia di Jiangsu - Reuters C’è un nuovo importante capitolo nel duello sempre più duro della guerra commerciale tra Usa e Cina. Le cosiddette “terre rare” – metalli e magneti al centro dell’industria elettronica, automobilistica, aerospaziale, dei semiconduttori – sono infatti l’ultimo nodo del contendere di una sfida che rischia di avere ripercussioni decisive per l’economia globale. (Avvenire)
La notizia riportata su altri giornali
Nel mezzo della tempesta innescata dal Trump II, il presidente cinese punta a restrizioni sull'export di metalli pesanti, minerali e magneti quasi integralmente raffinati in Cina per dare una zampata commerciale e mettere in ginocchio produzioni tecnologiche e fornitori anche dell'esercito americano. (il Giornale)
Questi elementi, spesso ignorati dal grande pubblico, sono in realtà il cuore pulsante della nostra era tecnologica, essenziali per tutto, dai veicoli elettrici ai dispositivi elettronici, dalle turbine eoliche ai sistemi di difesa avanzati. (Il Mattino)
Pechino ha infatti sospeso l’export di metalli rari e magneti permanenti, bloccando di fatto le forniture di componenti essenziali per la produzione di veicoli elettrici, batterie, motori e sensori. Un colpo diretto a marchi come Tesla, Stellantis, Ford e Rivian, che basano gran parte della propria catena di approvvigionamento proprio sulle terre rare cinesi. (Automoto.it)

Due settimane fa, il governo cinese aveva imposto nuove restrizioni all’export di sette elementi fondamentali per l’industria tecnologica e militare: samario, gadolinio, terbio, disprosio, lutezio, scandio e ittrio. (Il Messaggero)
Sono numeri da capogiro quelli delle esportazioni cinesi, prima del grande botto. Tanto proibitiva da inte… (HuffPost Italia)