Cartelle esattoriali, il Tesoro accelera: a luglio la riforma della riscossione. Verso la cancellazione dei debiti dopo 5 anni

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Bene dunque il piano del governo che prevede di cancellare dopo cinque anni i carichi fiscali risultati inesigibili»

Cartelle esattoriali, il piano del Tesoro sul fisco: debiti cancellati dopo 5 anni. . La sintesi. Trovare una sintesi su questa delicata materia non sarà affatto facile.

Governo alla prova sulla riforma della riscossione.

Crediti dello Stato in larga parte perduti ai quali però il fisco, per espresso obbligo di legge, deve ancora la caccia disperdendo energie. (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altre testate

Praticamente dopo 5 anni le cartelle esattoriali che l'Agenzia delle entrate verrebbero cancellate in automatico oppure "restituite al titolare". L'Ires ha evidenziato un gettito pari a 1.439 milioni di euro (+ 206 milioni di euro, +16,7 %). (IL GIORNO)

Si tratta delle ipotesi che girano sulle scrivanie di chi lavora alla riforma del Fisco e alla riforma della Riscossione. Rinunciare all’illusione dei 1000 miliardi custoditi dal cosiddetto “magazzino” dell’Agenzia delle Entrate, facendo piazza pulita delle cartelle che risultano inesigibili. (Il Caudino)

112/1999) che prevedevano un discarico delle cartelle non riscosse dopo appena tre anni La mole mostruosa di crediti che l'Agenzia delle entrate-Riscossione non è riuscita a recuperare si è accumulata nel corso degli ultimi venti anni. (LiberoQuotidiano.it)

Non a caso è previsto un provvedimento ad hoc, elaborato dal ministero dell’Economia e dall’Agenzia delle Entrate, che entro il mese di agosto verrà illustrato dal ministro Daniele Franco in Parlamento. (Corriere della Sera)

Secondo quanto riportato da Il Messaggero, tra le ipotesi in cantiere torna quella di disporre che le cartelle non riscosse siano cancellate dopo 5 anni, automaticamente e per tutti. (Money.it)

– Ridurre a cinque anni la prescrizione dei crediti iscritti a ruolo. Infine nel riavviare a fine giugno la macchina delle cartelle, sospese dal marzo 2020 a causa della pandemia da Covid 19, si pensa di prevedere un meccanismo di ripresa dei pagamenti soft, con allungamento delle rateizzazioni soprattutto per non far perdere tale diritto a chi la rateizzazione aveva chiesto (Livesicilia.it)