Sinner, che stoccata: duro attacco a Jannik

Sinner, che stoccata: duro attacco a Jannik
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MilanLive.it SPORT

Jannik Sinner, questo è chiaramente un attacco a muso duro nei confronti del numero 1 del mondo: la stoccata non passa inosservata. Anche per Tommy Paul non c’è stato niente da fare. Segno che sbagliava chi pensava che la cronaca delle ultime settimane potesse in qualche modo placare la sete di vittoria di Jannik Sinner. Il numero 1 del mondo è avanzato di un’altra casella e la prossima volta che scenderà in campo si giocherà l’accesso alla semifinale degli Us Open (MilanLive.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Il numero 1 del tennis mondiale – dopo la vittoria nei quarti contro il russo Daniil Medvedev – affronterà nella semifinale degli Us Open il britannico Jack Draper, fuori dal campo potrebbe invece l’ultima parola sul caso della positività al Clostebol. (Quotidiano Sportivo)

Di quelli che mutano livrea quando cambiano i colori del paesaggio che li ospita, che sanno nascondersi in un antro dieci volte più piccolo, ma se ti afferrano non c’è modo di sottrarsi alla loro stretta soffocante. (Tuttosport)

11 A cura di Marco Beltrami (Fanpage.it)

Pagina 2 | Ansia Sinner, c'è il caso doping oltre Draper. La Wada può fermarlo!

Anche Roger Federer e Rafael Nadal hanno detto la loro sul “caso Sinner”. Interrogato da una televisione americana sulla vicenda, King Roger si è detto certo dell’innocenza dell’italiano, ma al contempo sorpreso da come sia stata gestita la cosa dagli organi competenti: “Siamo tutti abbastanza sicuri che Jannik non abbia fatto niente. (RSI.ch Informazione)

Una leggenda del tennis, Rafa Nadal, difende Jannik Sinner e le agenzie antidoping sull'affaire Clostebol, con l'italiano che era risultato positivo all'antidoping due volte durante il torneo di Indian Wells per una quantità infinitesimale della sostanza proibita e che non è stato squalificato poiché gli è stata riconosciuta la contaminazione accidentale da parte del suo staff. (Corriere della Sera)

In pratica, un polpo. Alla fine, una pubblicità delle tante che lo vedono protagonista (dieci, venti, ma quante sono?) torna in mente, mentre lo osservi giocare, tanto più alle tre di notte, quando fantasie e fantasmi giocano a rimpiattino. (Tuttosport)