Stop agli spostamenti tra regioni, niente visite ad amici e parenti in zona rossa

LaPresse INTERNO

La proroga del divieto decisa dal Cdm è fino al 27 marzo. Spostamenti vietati tra una Regione e l’altra, di qualsiasi colore, ancora per 30 giorni, cioè fino al 27 marzo.

Sempre fino al 27 marzo, nelle zone rosse, non sono consentiti gli spostamenti verso abitazioni private abitate diverse dalla propria, salvo che siano dovuti a motivi di lavoro, necessità o salute.

“In considerazione dell’evolversi della situazione epidemiologica”, si legge nella nota di palazzo Chigi, viene prolungato al 27 marzo lo stop agli spostamenti tra Regioni e province autonome. (LaPresse)

Su altre fonti

Manifestazione sotto la prefettura nel capoluogo ligure. (LaPresse) – I lavoratori del mondo dello spettacolo aderenti a Fistel Cisl e Uilcom Uil stanno manifestando sotto la prefettura di Genova chiedendo la riapertura di teatri e sale da concerto. (LaPresse)

Le persone presenti hanno chiesto la riapertura entro pochi giorni di bar e ristoranti anche la sera, chiedendo eventualmente una ‘patente di immunità’ ai clienti Centinaia di persone alla manifestazione: "Scendiamo nelle piazze e dimostriamo di essere cittadini". (LaPresse)

Lo dice Cecilia Muraro, rappresentate di Adl Cobas alla manifestazione dei lavoratori dello spettacolo che si è tenuta a Bologna questo pomeriggio.”Non deve essere una falsa partenza come quella dell’estate o una ripartenza dove c’è ancora lavoro nero o lavoratori sfruttati”, aggiunge Muraro che poi conclude: “Siamo qui per chiedere un tavolo vero di riforma per lo spettacolo, uno dove non ci sia solo Franceschini, ma anche il Mise e il ministero del Lavoro: parliamo di lavoro nella cultura”. (LaPresse)

Serve un dialogo vero con le istituzioni e che ci siano tutele vere per garantire il nostro lavoro” hanno aggiunto (LaPresse)

(LaPresse) – Lavoratori dello spettacolo, disoccupati e centri sociali hanno bloccato per 45 minuti via Cristoforo Colombo, angolo con Molo Beverello, con traffico paralizzato (LaPresse)

Alcune centinaia di attori, ballerini, coristi e molti lavoratori saltuari hanno chiesto al Governo riaperture in sicurezza dei luoghi della cultura e dello spettacolo, ammortizzatori sociali per i lavoratori di questi settori ormai da un anno in profonda crisi, nuovi ristori e investimenti. (LaPresse)