Macron nomina Barnier primo ministro della Francia: «Costituirà un governo di unità nazionale»
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Dopo settimane di stallo, seguite all'esito delle elezioni politiche anticipate del luglio scorso, il presidente francese Emmanuel Macron ha dato l'incarico di primo ministro a Michel Barnier, ex ministro degli Esteri ed ex negoziatore della «Brexit». «L'ha incaricato» - si legge in una nota ufficiale dell'Eliseo - di costituire un governo di unità al servizio del paese e dei francesi». «Questa nomina - si legge ancora nel comunicato - arriva dopo un ciclo inedito di consultazioni nel corso delle quali, in conformità al suo dovere costituzionale, il presidente si è assicurato che il premier e il governo che verrà soddisferanno le condizioni per essere il più stabile possibile e avere lepossibilità di unire il più ampiamente possibile». (Corriere della Sera)
Se ne è parlato anche su altri media
Consapevolmente, orgogliosamente componente di quella destra francese che non esiste altrove: repubblicana, e non semplicemente gollista, e fiera della sua origine, la Rivoluzione («Liberté, egalité, fraternité», per semplificare), con la quale i conservatori di altri paesi non hanno ancora fatto i conti fino in fondo (è piuttosto il ’68 la bestia nera degli attuali Républicains... (Il Sole 24 ORE)
Settantatré anni d… Al termine di una crisi di governo lunga 51 giorni, una durata inedita nella storia della politica francese e superiore alla media delle crisi italiane (circa 33 giorni), Emmanuel Macron ha tirato fuori la carta Michel Barnier (La Stampa)
"Questa nomina arriva dopo un ciclo di consultazioni senza precedenti durante il quale, in conformità con il suo dovere costituzionale, il Presidente ha assicurato che il Primo ministro e il futuro Governo riunissero le condizioni per essere i più stabili possibili", ha aggiunto il comunicato. (Borsa Italiana)
ANSA (Avvenire)
La sinistra nel suo insieme esclude di partecipare al governo e non perderà occasione di sfiduciarlo. (Corriere del Ticino)
Intervenuto alla radio pubblica France Inter di prima mattina, il segretario del Partito socialista Olivier Faure ha avuto diritto a una dozzina di minuti d’intervista. Un’interpretazione che si apparenta a una «favola», come l’ha definita Faure, per la quale la nomina di Barnier – con la benedizione di Marine Le Pen – sarebbe colpa della sinistra. (il manifesto)