Genitori italiani fermati in Argentina con bimba nata da surrogata
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Due uomini italiani sono stati fermati venerdì scorso all'aeroporto di Buenos Aires mentre tentavano di tornare in Italia con una bambina nata tramite maternità surrogata. La giustizia federale argentina ha immediatamente aperto un procedimento penale e ha ordinato il divieto urgente di lasciare il Paese per tutti i coinvolti, inclusa la madre surrogata, una donna di 28 anni originaria di Rosario.
Secondo quanto riportato dal quotidiano argentino La Nacion, i due italiani, la cui identità non è stata rivelata, hanno spiegato alle autorità di aver concordato la gravidanza con la donna, che ha dato alla luce la bambina. Tuttavia, la questione della maternità surrogata non è ancora regolamentata in Argentina, mentre dal 16 ottobre il nostro Parlamento ha approvato una legge che la considera un "reato universale". Questo significa che la coppia potrebbe affrontare procedimenti legali in Italia.
Il fermo è avvenuto mentre i due uomini stavano per imbarcarsi su un volo diretto a Parigi, con l'intenzione di proseguire poi per l'Italia. La decisione delle autorità argentine di bloccare la partenza è stata presa sulla base di un ordine federale, che ha imposto ai quattro di non lasciare il Paese fino a nuovo ordine.
La vicenda ha sollevato numerosi interrogativi sulla regolamentazione della maternità surrogata e sulle implicazioni legali per le coppie che scelgono questa strada per avere figli. In Italia, la maternità surrogata è vietata, e chiunque vi ricorra all'estero rischia sanzioni penali al rientro nel Paese.