Quartini (M5S): "crisi del personale sanitario ripagata con quattro spiccioli dal Governo Meloni".

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AssoCareNews.it SALUTE

Andrea Quartini, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari Sociali, ha espresso preoccupazione per la crisi del personale sanitario in Italia. Secondo Quartini, negli ultimi undici anni il Servizio Sanitario Nazionale ha perso oltre 28 miliardi di euro destinati al personale, a causa di errori di programmazione, disaffezione dei lavoratori e definanziamento. Quartini critica l’attuale governo, accusandolo di non investire adeguatamente nella sanità pubblica e di destinare risorse ad altre priorità, come il Ponte sullo Stretto e l’aumento dei compensi dei ministri. (AssoCareNews.it)

Su altri media

I titoli e il tg settimanale sull'attività delle commissioni della Camera dei deputati, realizzato dall'agenzia Dire Getting your Trinity Audio player ready... (Dire)

Questi dati emergono dall’analisi condotta dalla Fondazione Gimbe, che documenta una crisi strutturale del personale sanitario in Italia. Nel 2023, inoltre, è raddoppiata la spesa per i cosiddetti gettonisti, ossia i professionisti sanitari assunti con contratti temporanei o a prestazione, sintomo di una carenza cronica di personale stabile. (Corriere dell'Economia)

Il Lazio detiene un primato negativo nel settore sanità italiano, con un rapporto tra dipendenti e popolazione tra i più bassi del Paese. La regione conta solo 8,5 dipendenti del Servizio sanitario regionale ogni mille abitanti, una cifra ben al di sotto della media nazionale di 11,6. (Radio Roma)

Sanità in crisi: perdita di oltre 28 miliardi di euro in 11 anni (TV2000)

Boom di licenziamenti di medici che decidono di diventare gettonisti. E’ questa l’ennesima piaga che affligge la Sanità italiana, cinque mila medici hanno lasciato nel 2023, stesso numero nel 2024, trenta le cooperative che si occupano di piazzare i gettonisti. (Tp24)

Sfiora il miliardo di euro il conto per pagare i “gettonisti” nella sanità pubblica. La stima del miliardo - che gira tra le Regioni, cioè gli enti deputati a saldare le prestazioni - è riferita al 2023, ma secondo il leader dell’Anaao Pierino Di Silverio, il principale sindacato dei medici, «anche nell’anno appena trascorso, il 2024, le Asl e le aziende ospedaliere hanno impegnato cifre identiche, se non superiori», per corrispondere gli emolumenti alle cooperative - una trentina in tutto - che a loro volta forniscono ai nosocomi medici e infermieri in deficit di personale. (ilgazzettino.it)