Violenza sulle donne, le leggi da sole non bastano

il Giornale INTERNO

È ovvio che sono concetti che devono essere instillati nelle menti di tutti, fin dai banchi di scuola, ma, ripeto, la prospettiva deve essere quella dell’unità.

L’educazione al bene, al senso di responsabilità individuale e sociale sono i mezzi per abbattere qualsiasi forma di discriminazione.

Le leggi non bastano: occorre creare un contesto culturale che induca alla responsabilità, alla cooperazione, al rispetto dell’altro

È chiaro che il ruolo della famiglia, della scuola e di qualsiasi altra agenzia educativa è essenziale per eliminare ogni forma di violenza. (il Giornale)

Ne parlano anche altre testate

Ogni femminicidio ci riguarda perché ogni violenza involontariamente la coltiviamo anche noi. Benché la responsabilità penale sia tutta personale, quella morale è anche collettiva: ogni aggressione o offesa è figlia di una società malata, che assegna alle donne il ruolo della parte più debole di sé (La Repubblica)

Dal 1999 l’ONU ha istituito la Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne, che ricorre il 25 novembre. Nonostante le leggi non manchino, troppe denunce vengono archiviate, troppe donne non vengono credute quando denunciano le violenze subite. (ravennanotizie.it)

Sicuramente quel barista è contento di sé E non ci dice nulla di ciò che si apre. (Il Fatto Quotidiano)

La rappresentazione che ne vien fuori, peraltro, è sottidimensionata rispetto all'entità reale perché molti episodi di violenza restano nell'ombra, perché non denunciati. Nel 40 percento dei casi i figli, anche minorenni, assistono alla violenza. (Lecceprima.it)

Compito certo non facile né di brevissima durata, dopo millenni di potere esercitato dagli uomini sulle donne. Il contrasto alla violenza contro le donne è compito anzitutto dei maschi, è una questione da veri uomini (Avvenire.it)

LE CATEGORIE. La prima categoria: uomini che soffrono di un disturbo mentale, ma senza apparenti caratteristiche di pericolo criminale. Dunque è alla scuola, e alla comunità, che bisogna chiedere l’ulteriore sforzo di captare il pericolo futuro e prevenirlo. (Il Messaggero)