Dopo la scossa Fed, riflettori ancora sull'inflazione

Il Sole 24 ORE ECONOMIA

2' di lettura. Il meeting della Fed di mercoledì scorso ha lasciato il segno sui mercati finanziari.

Tra i listini azionari internazionali solo Zurigo, Seul e il Giappone hanno chiuso sulla parità.

Nella setttimana entrante riflettori sugli indici Pmi in eurozona e

L’atteggiamento più vigile sull’inflazione e l’ipotesi di rialzo dei tassi prima del previsto ha zavorrato pesantemente l’oro, che ha lasciato sul terreno quasi il 6 per cento. (Il Sole 24 ORE)

La notizia riportata su altre testate

Whashington (Stati Uniti), 22 giu. (LaPresse)

Una visione sulla situazione in atto è stata data, tra gli altri, da Antonio Cesarano, chief global strategist di Intermonte sim. Secondo la presidente della Bce, Christine Lagarde, le politiche monetarie di Bce e Fed sono sfasate nel breve termine, considerando gli Usa già in fase post-pandemica. (Milano Finanza)

In rialzo tra i bancari UniCredit (+1,9%) che ha ceduto due portafogli di crediti in sofferenza per circa 220 milioni di euro. In rialzo, infine, il prezzo del petrolio: il future agosto sul Wti sale dell'1,3% a 72,2 dollari al barile, mentre l'analoga consegna sul Brent sale dello 0,9% a 74,2 dollari (Il Sole 24 ORE)

Bene anche Stellantis (+2,31%) grazie a un settore auto in evidenza in tutta Europa, mentre lo stacco della cedola pesa su Snam, Terna e Poste Italiane. Tra i titoli milanesi a maggiore capitalizzazione, Prysmian (+1,96%) approfitta della nuova maxi commessa da 900 milioni di dollari negli Stati Unitit. (Il Sole 24 ORE)

“Ciò crea una situazione di domanda/offerta che può portare ad ulteriore inflazione monetaria perché non ci sarà abbastanza domanda per acquistare quei titoli”, ha detto Ray Dalio. Un altro aspetto sottolineato da Ray Dalio è il fatto che il deficit degli Stati Uniti destinato ad aumentare. (InvestireOggi.it)

“Per quanto riguarda la Fed, l'adeguamento del programma di acquisti obbligazionari non partirà prima dell'autunno, mentre per la Bce non si prevede alcuna stretta monetaria prima del 2022”. “Per il momento, Fed, Bce e Bank of Japan mantengono un atteggiamento cauto al riguardo”, osserva Tobias Burggraf, portfolio manager di Ethenea Independent Investors. (Milano Finanza)