Ucraina, Zelensky apre a una tregua di 30 giorni. Gli Usa ripristinano gli aiuti per Kiev: «Ora la palla è nel campo della Russia»
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Dopo oltre otto ore di colloqui, Kiev e Washington ricompongono la frattura diplomatica. Siglato l'impegno a firmare l'accordo sui minerali «il prima possibile» È durato oltre otto ore l’incontro tra Stati Uniti e Ucraina per i negoziati di pace. Ieri, lunedì 10 marzo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è volato a Gedda, in Arabia Saudita, dove oggi ha incontrato la controparte americana. A rappresentare l’amministrazione di Donald Trump c’erano il segretario di Stato Marco Rubio e il consigliere per la Sicurezza nazionale Mike Waltz. (Open)
Su altri media
La palla passaora al Cremlino che però non intende trattare con Bruxelles considerata come “un blocco aggressivo” (LA NOTIZIA)
"Trump ha messo un coltello alla gola degli ucraini e in questo modo li ha indotti ad attivare una tregua. Ancora non abbiamo la risposta russa e sappiamo che tutte le tregue precedenti sono state violate dalla Russia (La Provincia di Cremona e Crema)
E' questo il risultato ottenuto a Gedda, in Arabia Saudita, nei colloqui di ieri durati circa 8 ore tra funzionari ucraini e americani. Lo si legge nella dichiarazione congiunta diffusa al termine dell'incontro, che sottolinea come si siano compiuti passi importanti per arrivare a una pace duratura per l'Ucraina. (Adnkronos)

L’intesa prevede una tregua di trenta giorni, dunque fino a metà aprile, con la prospettiva di avviare un negoziato più ampio che porti a un vero accordo di pace. Dopo più di tre anni e centinaia di migliaia di morti, si vede uno spiraglio di speranza: se Mosca accetterà la proposta degli Stati Uniti di un cessate il fuoco, già sottoscritta dagli ucraini, finalmente i combattimenti si fermeranno. (ilmessaggero.it)
Pace fatta fra Ucraina e Stati Uniti, con il presidente Usa, Donald Trump, che ha annunciato un nuovo invito per Zelensky alla Casa Bianca. Soprattutto se si tiene conto del fatto che il tycoon ha intenzione di parlare con il capo del Cremlino, Vladimir Putin, "in settimana". (QUOTIDIANO NAZIONALE)
In cambio gli Stati uniti hanno ripristinato le forniture militari e di intelligence e hanno assicurato che «nel giro di pochi giorni» si firmerà l’Accordo sulle terre rare. Non solo interruzione degli attacchi in aria e in mare, come aveva proposto Kiev alla vigilia dell’incontro con la delegazione Usa a Gedda, ma un’interruzione dei combattimenti anche «sull’intera linea del fronte». (il manifesto)