Cosa ci dice il Dna dei cittadini dell’antica Pompei

QUOTIDIANO NAZIONALE INTERNO

Secondo i ricercatori, al momento dell’eruzione l'uomo si trovava disteso sul divano di una camera da pranzo, accanto a una donna di circa 50 anni.

Cosa ci dice il DNA dell’uomo di Pompei. I ricercatori hanno confrontato il genoma dell'uomo con quello di altri 1030 esseri umani vissuti negli ultimi 5000 anni e di altre 471 persone che vivono attualmente nell’Eurasia occidentale

La lava vulcanica che piombò all’improvviso su Pompei uccise molti abitanti della città, ma non riuscì a distruggere completamente il loro DNA. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

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Chi era l’uomo di Pompei. Aveva tra i 35 e i 40 anni ed era malato, l’uomo i cui resti sono stati rinvenuti nella Casa del Fabbro, nella Regio I dell’antica Pompei. È andata così per uno dei due corpi rinvenuti nella stanza 9 della Casa del Fabbro, oggetto dello studio. (inItalia)

Il soggetto in studio, essendo stato scavato nel 1934 ed essendo rimasto a​ lungo esposto, presenta percentuali di un DNA endogeno inferiori agli standard che si rilevano nella mappatura strutturata e ragionata ancora in corso. (MeteoWeb)

Il contributo dell'analisi isotopica nella diagnosi differenziale dell'anemia, il caso del cimitero medievale di Vetricella (Scarlino, GR) in Toscana, Archeologia Ambientale; Viva et al. : Viva et al. (Galatina)

Ebbene, per la prima volta è stato ricostruito tutto il profilo genetico della vittima dell'eruzione del 79 d.C. Le temperature elevate distrugge la matrice ossea alterando la qualità del DNA, in questo caso però il decesso sembra essere avvenuto da soffocamento da nube di cenere vulcanica. (HDblog)

Un team internazionale coordinato da ricercatori italiani lo ha sequenziato da resti esposti all’eruzione e sepolti per due millenni sotto la cenere. Assieme all’analisi delle ossa racconta la fine di una coppia nella Casa del fabbro, debilitati e senza possibilità di fuga (la Repubblica)

Il soggetto in studio, essendo stato scavato nel 1934 ed essendo rimasto a lungo esposto, presenta percentuali di un DNA endogeno inferiori agli standard che si rilevano nella mappatura strutturata e ragionata ancora in corso. (Positanonews)