Timken annuncia la chiusura dello stabilimento di Brescia: 106 posti a rischio

Corriere della Sera INTERNO

Dopo la comunicazione della chiusura, i lavoratori hanno immediatamente bloccato l’attività produttiva

Il gruppo è presente in 30 Paesi con 58 stabilimenti, 24 centri distribuzione, 10 centri ricerca e 85 filiali.

Dal momento in cui avverrà la formalizzazione, scatterà un periodo di 75 giorni entro il quale le parti verificheranno la possibilità di trovare un accordo.

Centosei licenziamenti alla Timken di Brescia (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri giornali

La multinazionale Timken di Villa Carcina a Brescia questa mattina ha comunicato la chiusura immediata dello stabilimento. Timken è un'azienda statunitense attiva nell'indotto automotive, in particolare dedicato alla produzione di cuscinetti a rulli conici a fila singola per il mercato fuoristrada e ferroviario. (La Stampa)

Lo stabilimento di Villa Carcina, dedicato alla produzione di cuscinetti a rulli conici a fila singola per il mercato fuoristrada e ferroviario, è stato aperto nel 1978 ed acquisito da Timken nel 1996 “Questo cambiamento, per quanto difficile”, spiega una nota dell’azienda, “è necessario per ottimizzare le attività e riorganizzare l’assetto produttivo dell’azienda, con l’obiettivo di servire al meglio i clienti globali”. (QuiBrescia.it)

La multinazionale #Timken di Villa Carcina di #Brescia questa mattina (lunedì, ndr) ha comunicato la chiusura immediata dello stabilimento senza neanche l’utilizzo degli ammortizzatori sociali. E' stato un lunedì 19 luglio di fuoco a Villa Carcina, in provincia di Brescia. (Prima Brescia)

Si stimano infatti a centinaia di migliaia, se non a milioni, i posti di lavoro a rischio in tutta Europa. E' urgente inoltre far ripartire il tavolo del settore automotive per affrontare la fase di transizione e individuare gli investimenti e gli strumenti per la tutela dell'occupazione e dell'industria”. (BresciaToday)

2' di lettura. C’è una nuova moltinazionale, nel settore della meccanica, che ha deciso di chiudere un sito produttivo in Italia. Il settore dell’automotive è un settore in trasformazione profonda, il passaggio dall’endotermico all’elettrico è un elemento fondamentale». (Il Sole 24 ORE)

«È stato un fulmine a ciel sereno - commenta Roberto Cadei, da 27 anni in azienda -. Lavoro nel laboratorio metallurgico, al controllo ingresso materiali. (Brescia Oggi)