Burioni a Chiara Nasti: “Contro pertosse ci vuole grande difesa come nel calcio”

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(Adnkronos) – Il no di Chiara Nasti al vaccino contro la pertosse in gravidanza? “Più che no-vax, penso che la moglie del mio eroe Mattia Zaccagni, che anche ieri ha condotto con un suo gol alla vittoria la mia Lazio, che splende al quarto posto della classifica diretta verso ulteriori glorie, sia stata male informata”. Così su Facebook il virologo Roberto Burioni, professore di Virologia e Microbiologia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, ‘ammonisce’ l’influencer, moglie del calciatore della Lazio Mattia Zaccagni. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
La notizia riportata su altre testate
Questa la sua risposta a un utente che ha suscitato diverse polemiche. Torna a far parlare di sé Chiara Nasti. (leggo.it)
(Adnkronos) – “Approcciarsi alla carriera da freelance con una visione chiara e pianificata può fare la differenza. Non si tratta solo di saper vendere le proprie competenze, ma anche di sviluppare una mentalità imprenditoriale, imparando a prevedere e gestire i costi con consapevolezza”. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
“Più che no-vax, penso che la moglie del mio eroe Mattia Zaccagni, che anche ieri ha condotto con un suo gol alla vittoria la mia Lazio, che splende al quarto posto della classifica diretta verso ulteriori glorie, sia stata male informata". (Repubblica Roma)

Si terrà, alle ore 17.30 di sabato 8 febbraio, presso il Salone degli Specchi di Palazzo di Città di Taranto, l’evento pubblico “Autismo e ambiente: correlazioni e buone prassi”, promosso dalla rete di “BES-T Community in Best Practice”, un progetto selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. (Tarantini Time Quotidiano)
Burioni contro Chiara Nasti Roberto Burioni torna a essere al centro di una polemica social. (Virgilio Notizie)
La principessa Kate sta trasformando il suo cancro in business e soprattutto in un'arma di distrazione di massa. Ma tutto questo non ha niente a che fare con una improbabile lotta contro una malattia maligna, che capita quando capita, che non dipende da noi, e men che meno con la solidarietà verso chi ne soffre. (Il Giornale d'Italia)