Cumana, tra quindici giorni si riparte. Ma la stazione di Pozzuoli dovrà aspettare
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I lavori per il nuovo tracciato ferroviario della Cumana si concluderanno nei prossimi quindici giorni. Lo fa sapere EAV (Ente autonomo volturno), dopo un incontro tenutosi stamattina tra i vertici della società ed i Sindaci dei Comuni di Pozzuoli, Bacoli e Monte di Procida. Durante la riunione sono state esaminate le criticità che hanno determinato l’interruzione della linea ferroviaria Cumana da Bagnoli sino a Torregaveta, nonché i disagi dei numerosi cittadini, studenti e lavoratori. (La Città Flegrea)
Su altre testate
Una telecamera di videosorveglianza riprende una macchina e uno scooter che arrivano a tutta velocità in via Ripamonti. L'auto e il motorino, un Tmax nero, sono vicini, vicinissimi. (MilanoToday.it)
MILANO – Undici secondi in quaranta frame. I due veicoli collocati con esattezza nello spazio e nel tempo, calcolando la loro larghezza e quella della carreggiata e inserendoli nel contesto di una strada illuminata solo da fanali e semafori. (IL GIORNO)
Al rientro dalla pausa natalizia, il sindaco Beppe Sala, che si è sentito «tirato per la giacchetta» nei giorni precedenti dagli avversari politici per aver scelto la via del mutismo, rompe il silenzio e commenta i fronti aperti. (Corriere Milano)
In un momento particolarmente delicato per la squadra bianconera, l’attaccante non solo si mostra restio al rinnovo del contratto, ma sceglie anche di apparire come ospite in televisione, precisamente a “C’è Posta per Te“, scatenando l’irritazione dei tifosi già provati dalle recenti prestazioni deludenti sul campo. (Minuti Di Recupero)
Al grido di «assassini» i blindati dei carabinieri sono stati costretti ad arretrare e bersagliata con pietre e spranghe, tra cui paline della segnaletica stradale. Il corteo ha raggiunto il commissariato Dora Vanchiglia, imbrattato con vernice rossa e uova. (Corriere della Sera)
«Esiste un principio fondamentale che è quello della proporzionalità delle azioni che devono essere messe in campo per conseguire un determinato risultato – ha spiegato Gabrielli – Io posso addirittura utilizzare un’arma se è in pericolo una vita, ma se il tema è soltanto fermare una persona perché sta scappando non posso metterla in una condizione a sua volta di pericolo. (il manifesto)