Processo aggiornato al 28 settembre, Zaki resta in carcere

Corriere di Como INTERNO

MANSURA, 14 SET – Il processo a Patrick Zaki è stato aggiornato al 28 settembre: lo studente egiziano dell’università di Bologna rimarrà in carcere fino a quella data.

L’annuncio, come testimonia l’ANSA sul posto, è stato dato da un poliziotto al termine della prima udienza del processo che si svolge a Mansura

(Corriere di Como)

Se ne è parlato anche su altri media

– Patrick Zaki non nega di aver scritto l’articolo sulla minoranza copta in Egitto per il quale è stato messo sotto processo, ma respinge l’accusa di avere commesso un reato, avendo esercitato il diritto alla libertà di espressione. (EOS Sistemi avanzati scrl)

Patrick è stato arrestato, torturato e processato solo per quello che è e per ciò che pensa: per aver difeso i diritti umani. Secondo l’ong, Zaki è stato incriminato sulla base degli articoli 80 e 102 (bis) del codice penale (Corriere della Sera)

C’è un pronunciamento del Parlamento per conferire a Zaki la cittadinanza italiana, il Governo dia seguito a questa indicazione. Roma, 14 set. (SardiniaPost)

Oggi l'udienza: rischia cinque anni di carcere (la Repubblica)

LEGGI ANCHE. Patrick Zaki ha 30 anni: il secondo compleanno in carcere «Come si temeva, dopo un anno e sette mesi di detenzione preventiva, Patrick Zaki va a processo», ha scritto su twitter il portavoce di Amnesty Italia Riccardo Noury. (Vanity Fair Italia)

Pure nell’oblio della lontananza e del carcere, pure dalla fossa dei cinquecento giorni di detenzione, ogni tanto ci arrivano alcuni particolari della vita di Patrick Zaki che ci umiliano più di altri, ci spaccano di più la coscienza, come se la realtà lo illuminasse per un momento e ci permettesse (La Stampa)