Sinner, il rientro è più vicino: primo allenamento a Montecarlo

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(Adnkronos) – Il giorno è finalmente arrivato. Oggi, mercoledì 16 aprile, Jannik Sinner torna ad allenarsi. Il tennista azzurro è arrivato in mattinata al Montecarlo Country Club per ricominciare gli allenamenti sul campo, 66 giorni dopo l’ultima volta. La scorsa domenica è infatti decaduto il divieto per il numero uno del mondo di esercitarsi con la racchetta in strutture federali (italiane ed estere), misura restrittiva che faceva parte dell’accordo siglato con la Wada per chiudere il caso Clostebol (OglioPoNews)
Ne parlano anche altri giornali
Alla fine Jannik Sinner è come uno di quei soci dei circoli tennis che prenotano un’ora per tenersi allenati e poi devono tornare a casa perché piove. Sinner è arrivato al circolo alle 10, accompagnato dal coach Simone Vagnozzi e dal preparatore atletico Marco Panichi. (panorama.it)
Il campione altoatesino può di nuovo allenarsi in centri riconosciuti e con tennisti del ranking Atp, in forza dell'accordo con la Wada per il caso Clostebol che lo terrà però lontano dai tornei fino agli Internazionali di Roma. (RaiNews)
«Bonjour, Jannik!». L’attesa per il primo allenamento dopo la squalifica continua a crescere. E stamani Jannik Sinner ha fatto la prima apparizione nel suo circolo, il Country Club, sulla collina di Roquebrune, alle spalle di Montecarlo (per questione di pochi metri siamo in territorio francese, non monegasco). (la Repubblica)

La scorsa domenica è infatti decaduto il divieto per il numero uno del mondo di esercitarsi con la racchetta in strutture federali (italiane ed estere), misura restrittiva che faceva parte dell'accordo siglato con la Wada per chiudere il caso Clostebol (Adnkronos)
Per la disperazione degli inviati sulle sue tracce a Monte Carlo Italy's Jannik Sinner speaks during... (Virgilio)
Dopo tre mesi di squalifica silenziosa ma pesante, che lo aveva costretto ai margini del tennis giocato, Sinner può tirare un sospiro di sollievo. Il numero uno del mondo, reduce dal patteggiamento con la WADA per il caso Clostebol, era stato costretto ad allenamenti “fantasma” in ville private, con sparring partner non tesserati e lontano dagli occhi indiscreti dei fan. (Sportitalia)