Filippo Facci, Davigo e Amara: "Csm da sciogliere", è una guerra interna alle toghe

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Filippo Facci 04 maggio 2021 a. a. a. . Sopra una certa altitudine il corpo comincia nutrirsi delle proprie riserve di grasso: anche se resta immobile.

Piercamillo Davigo intanto ha ammesso di aver «informato chi di dovere» di quei verbali ricevuti nella primavera del 2020.

Il Fatto ovviamente dapprima non ha scritto una riga (la magistratura è il suo core business) ma poi la dinamica si è schiarita. (LiberoQuotidiano.it)

La notizia riportata su altri giornali

Nel verbale dell’avvocato Amara, infatti, compaiono nomi e cognomi. Pioggia di smentite da tutti gli interessati i cui nomi compaiono nella lista della loggia Ungheria, che minacciano querele e si dissociano dalle parole dell’avvocato. (Imola Oggi)

Non è facile comprendere quanto sia accaduto e cosa possa accadere ancora nella nuova stagione dei veleni che rischia di ammorbare in modo irrimediabile la magistratura italiana. È vero, invece, che l’avvocato Amara, ora come allora, è al centro di uno scontro durissimo entro le mura delle due più importanti procure della Repubblica del paese. (Il Riformista)

“Ciclone Fedez sulla Rai”, titolava Repubblica con una grafica modificata rispetto al solito per dare più rilievo all’avvenimento clamoroso. Questi tre incrociatori dell’informazione italiana, tutti e tre, ieri, dedicavano titoli di scatola, in apertura di prima pagina, a Fedez. (Il Riformista)

Per la prima volta, parla di una loggia «denominata Ungheria di cui faccio parte». Esiste davvero una loggia massonica chiamata Ungheria oppure i verbali dell’avvocato Piero Amara sono un insieme di fatti veri, verosimili e falsi utili a consumare vendette oppure generare ricatti? (Corriere della Sera)

LA RELAZIONE DI GRECO. Greco intanto smentisce la tesi dell'inerzia del suo ufficio nell'inchiesta sulla loggia, che avrebbe spinto Storari a rivolgersi a Davigo. Circostanza smentita dallo stesso Davigo, che ha ammesso invece di avere messo nella disponibilità della segretaria quei verbali. (ilmessaggero.it)

L'ex ministro della Giustizia del governo Monti, Paola Severino ed Emma Marcegaglia. (La Verità)