Omicidio Scarriglia: il killer ha sparato cinque colpi con una calibro 7.65

Il Crotonese INTERNO

Probabilmente, la vittima conosceva chi ha sparato visto che non ha tentato neppure di entrare per ripararsi.

Mario Scarriglia è stato ucciso poco dopo le 10.30 di venerdì 10 settembre da colpi di arma da fuoco esplosi da una pistola calibro 7.65.

Da prime notizie quattro dei colpi esplosi hanno attinto Scarriglia ed uno ha ferito ad un ginocchio un imbianchino di 53 anni di Crotone che stava lavorando all’interno del locale in fase di ristrutturazione

Davanti alla agenzia di pompe funebri, che si trova in un cortile di un condominio sulla centralissima via Giovanni Paolo II, si è presentata una persona che ha sparato almeno 5 colpi di pistola. (Il Crotonese)

Su altri giornali

Un morto e un ferito, è questo il bilancio di un agguato avvenuto questa mattina a Crotone, nei pressi dello stadio “Ezio Scida” della città pitagorica. (Approdo Calabria)

Abbiamo pochi dati sul valore effettivo dei beni e mancano i dati sui sequestri penali”. – I beni confiscati alla mafia rappresentano un potenziale di crescita sociale ed economica per i territori spesso inutilizzato. (Quotidiano online)

La vittima si trovava insieme a un suo parente al’interno del negozio quando un uomo armato ha esploso nove colpi di pistola, colpendo le vittime alle gambe. È morto uno dei due uomini feriti nell’agguato di questa mattina in un’agenzia funebre nel centro di Crotone (La Sentinella del Canavese)

È morto uno dei due uomini, Mario Scarriglia, di 45 anni, rimasti feriti in un agguato avvenuto stamani in un’agenzia funebre nel centro a Crotone. La vittima si trovava insieme ad un’altra persona, un suo parente, impegnata a svolgere dei lavori all’interno dell’agenzia che è stata ferita in modo non grave alle ginocchia. (Il Fatto Vesuviano)

Medicato al vicino ospedale San Giovanni di Dio l'uomo è stato dimesso poco dopo. (LaC news24)

E quando Mario Scarriglia obiettava che «si possono chiarire le cose», Andrea replicava: «con i grandi sì, ma con i ragazzi no… la macchina come l’aggiusto, sparata». E quando il racconto prosegue con il riferimento al fatto che il piccolo avrebbe detto «papà, guarda, ho il sangue di zio», Mario Scarriglia si prostra (Quotidiano del Sud)