In migliaia dicono addio allo smart working: i dipendenti pubblici rientrano negli uffici

Il Messaggero Veneto ECONOMIA

Offre la possibilità di utilizzare lo smart working fino a un massimo del 15 per cento, valutando però l’efficienza, l’efficacia e la soddisfazione del servizio.

Non a caso anche il segretario regionale della Funzione pubblica Cisl, Massimo Bevilacqua, chiederà la costituzione di un tavolo regionale per regolamentare lo smart working.

«Se in un ufficio lavorano due o tre persone è probabile che qualcuno resti in smart working»

L’obiettivo è far tesoro dell’esperienza maturata durante la pandemia per consentire soprattutto alle persone più fragili di poter utilizzare il telelavoro. (Il Messaggero Veneto)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Ma oltre a cancellare la soglia minima del 50% prevista durante l'emergenza, il decreto smonta anche le regole a regime: dal 2022 con l'adozione dei Piani organizzativi per il lavoro agile - i cosiddetti Pola - infatti, non sarà più obbligatorio riprogrammare a casa il 60% delle attività che si possono svolgere da remoto (Sky Tg24 )

Ricordando sempre che la PA non esiste in sé per dare uno stipendio a 3,2 milioni di dipendenti pubblici, ma esiste per fornire servizi a 60 milioni di italiani. “Non si uccide affatto lo smart working – ha chiarito il ministro – Lo si libera e si lascia il massimo dell’autonomia organizzativa agli uffici. (corrierecomunicazioni.it)

I responsabili del team con procedura informatica definiscono le presenze in funzione di una percentuale concordata». Il risultato ottenuto da Technoprobe è una risposta indiretta a quanto emerge dalla ricerca sul lavoro agile realizzata dalla Fondazione dei consulenti del lavoro da cui emergono i vantaggi ma anche le diverse difficoltà che in Italia ostacolano la messa in campo dello smart working. (La Provincia di Lecco)

Lo ha detto il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, intervenendo all'evento online "Il cambiamento della PA" promosso dal Dipartimento di Scienze sociali e politiche dell'Università Bocconi. (ilmessaggero.it)

In secondo luogo, l’incremento parallelo delle attività di cura non retribuita e del tempo a esse dedicato. Di conseguenza, sempre più donne sono state costrette a lasciare il mercato del lavoro (eclatante il dato di dicembre 2020: su 101mila posti lasciati, 99mila erano di donne). (Il Riformista)

Ci sarà maggiore flessibilità organizzativa per la PA e un abbassamento della quota di lavoro agile nei Pola (Piani organizzativi del lavoro agile) Il 2020 è stato il suo anno: lo smart working è entrato di diritto nel settore pubblico e privato più di quanto non fosse mai stato. (StudentVille)