La madre di Valeria Solesin ai terroristi in aula: «Cosa sono per voi quei 130 morti?»

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È per questo che due giorni fa Luciana Milani ha preso l’aereo da Venezia ed è tornata ancora una volta nella città in cui Valeria ha perso la vita

«Un impulso alla memoria» Luciana Milani in queste ore è a Parigi per la testimonianza, come parte civile.

Lo sottolinea duramente, Luciana Milani.

La sua voce è composta, come è sempre stata in questi anni, anche nelle prime ore dopo la tragedia in cui perse la vita la figlia, Valeria Solesin. (Corriere della Sera)

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Ho sentito dire da uno degli imputati (Salah Abdeslam ndr) che l’uccisione di 130 persone non ha niente di personale questa allocuzione così banale e convenzionale mi ha fatto pensare. Per loro questi morti non sono persone, non sono esseri umani, sono metafore di quello odiano, di quello che vogliono combattere”. (L'HuffPost)

Tra gli obiettivi principale del club c'è l'estensione del contratto dell'attaccante egiziano. Entrambe le parti vogliono raggiungere un accordo per il prolungamento e presto potrebbero esserci nuovi sviluppi (Calcio In Pillole)

La signora Solesin che nel massacro perse la figlia: "Un'allocuzione banale che mi ha fatto pensare: i nostri morti per loro non sono persone, non sono esseri umani, sono metafore di quello odiano, di quello che vogliono combattere" (la Repubblica)

Nell’aula del tribunale di Parigi dove si celebra il processo per la strage del Bataclan in cui ha perso la vita la veneziana Valeria Solesin, ha parlato il 14 ottobre Luciana Milani, la mamma arrivata a Parigi con il marito. (La Nuova Venezia)

Giovedì 14 Ottobre 2021, 16:15 - Ultimo aggiornamento: 16:32. Un pensiero per Valeria. Permettetemi infine di rivolgere il mio pensiero a mia figlia, così crudelmente strappata alla vita. (Il Messaggero)