Strasburgo, il primo discorso di Julian Assange da uomo libero : “Mi sono dichiarato colpevole di giornalismo”

Strasburgo, il primo discorso di Julian Assange da uomo libero : “Mi sono dichiarato colpevole di giornalismo”
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“Ho scelto la libertà sull'impossibilità di ottenere giustizia”. Inizia così il primo discorso da uomo libero di Julian Assange, volato dall'Australia a Strasburgo per parlare davanti alla Commissione per gli affari legali e i diritti umani dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa. Un discorso pieno di amarezza e che punta il dito contro Washington . "Voglio essere totalmente chiaro. N… (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altre testate

"Voglio essere totalmente chiaro, non sono libero oggi perche' il sistema ha funzionato. Sono libero, dopo anni di carcere, perche' mi sono dichiarato colpevole di giornalismo. Mi sono dichiarato colpevole di aver cercato informazioni da una fonte. (Il Mattino di Padova)

È difficile non tracciare una linea tra il governo degli Stati Uniti che attraversa il Rubicone criminalizzando a livello internazionale il giornalismo e il freddo clima attuale per la libertà di espressione», ha spiegato Assange davanti alla commissione Affari giuridici e i diritti umani dell’assemblea parlamentare. (Open)

Il fondatore di Wikileaks si recherà di persona a Strasburgo "per testimoniare davanti alla Commissione per gli affari giuridici e i diritti umani dell'Assemblea parlamentare" (Adnkronos)

Il discorso di Julian Assange davanti al Consiglio d’Europa

Il 53enne australiano durante il suo discorso al Consiglio d'Europa a Strasburgo: "Mi sono dichiarato colpevole di aver cercato informazioni da una fonte" (LAPRESSE)

L’ormai 53enne cofondatore di WikiLeaks ha, infatti, ritrovato la sua libertà solo lo scorso 26 giugno, mediante un patteggiamento con gli USA che avevano chiesto la sua estradizione dal Regno Unito. (L'INDIPENDENTE)

La testimonianza di Assange è legata al rapporto preparato della socialista islandese Thorhildur Sunna Aevarsdottir, che l'assemblea discuterà e voterà domani, sulla sua detenzione e condanna e l'effetto dissuasivo e di autocensura che ha su tutti i giornalisti, gli editori e altri soggetti che riferiscono su questioni essenziali per il funzionamento di una società democratica. (Corriere del Ticino)