Due anni di guerra in Sudan, Medici Senza Frontiere raccoglie le speranze dei pazienti: «Vogliamo tornare a casa»

Due anni di guerra in Sudan, Medici Senza Frontiere raccoglie le speranze dei pazienti: «Vogliamo tornare a casa»
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Corriere della Sera ESTERI

Il 15 aprile ricorrono i due anni dall’inizio del conflitto in Sudan: 12 milioni di sfollati, 40% della popolazione a rischio fame. Medici Senza Frontiere ha chiesto ad alcuni dei pazienti in Sudan cosa sperano dopo due anni di conflitto: «Spero di sopravvivere», «spero di tornare a casa mia», «spero di poter ricominciare la scuola e rincontrare i miei amici», hanno risposto. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri media

Servizio di Maurizio Di Schino Due anni di guerra civile. Il Sudan dilaniato dalle violenze. A Londra sono in corso colloqui internazionali per cercare di tracciare un percorso verso la pace. L’Unione Europea ha stanziato in aiuti 522 milioni di euro. (Tv2000)

Quasi 13 milioni di sfollati, centinaia di migliaia a rischio carestia, un numero imprecisato di vittime e insicurezza alimentare per metà dei 51 milioni di sudanesi, tutti inevitabilmente alle prese con la peggior crisi umanitaria al mondo: è un bilancio drammatico quello descritto da Ong e Nazioni Unite in occasione del secondo anniversario dallo scoppio della guerra in Sudan. (ISPI)

Irene Panozzo, già consigliera del Rappresentante Speciale della Ue per il Corno d'Africa, analista politica, grande appassionata di Sudan. Come va la guerra che compie 2 anni? «Va innanzitutto secondo le stagioni. (Corriere della Sera)

In Sudan i paramilitari proclamano il governo: “È il vero volto del Paese”

La Commissione Europea ha deciso di stanzaie 522 milioni di euro in aiuti (TGLA7)

In Sudan i paramilitari proclamano il governo: “È il vero volto del Paese” L'esecutivo parallelo sfida quello di Khartoum, si teme la secessione (Agenzia Dire)

Paola Simonetti – Città del Vaticano “Un'ampia coalizione che rifletta il vero volto del Sudan". L’iniziativa a due anni esatti dallo scoppio del violentissimo conflitto dei paramilitari contro l’esercito regolare, parti che si contendono il potere nel Paese dall'aprile del 2023, con le Rsf che controllano al momento buona parte del Darfur, nell'ovest del paese, dove si stanno concentrando gli scontri, mentre l'esercito ha fatto progressi nella capitale Khartum, dopo un faticoso avanzamento sul territorio. (Vatican News)