Roland Garros: Djokovic di rabbia in semifinale. Ma Berrettini esce a testa alta

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Non è bastato un ottimo Matteo Berrettini che ha senz’altro dato tutto fino alla fine.

Roland Garros: Djokovic di rabbia in semifinale.

Nemmeno le proteste del pubblico, costretto ad abbandonare l’impianto a causa dell’ormai noto coprifuoco, destabilizzano l’equilibrio di una partita che acquisisce qualità punto dopo punto.

Nulla da fare per Matteo Berrettini, che ha dimostrato ancora una volta carattere e intraprendenza anche nei momenti più difficili

Ma Berrettini esce a testa alta. (Sportface.it)

La notizia riportata su altri giornali

Ha commentato così Adriano Panatta, leggenda del tennis italiano e vincitore a Parigi nel 1976, un video pubblicato su Twitter dall'account ufficiale del Roland Garros che riprendeva l'urlo liberatorio di Novak Djokovic a fine partita nella sfida di quarti di finale vinta contro Matteo Berrettini. (TennisItaliano.it)

I due sono stati anche costretti a una breve interruzione del match per far uscire il pubblico causa coprifuoco. Purtroppo è un peccato per il torneo e per il pubblico avere il coprifuoco, ma lo sapevamo prima dell’inizio del match”. (Virgilio Sport)

Basso 0-15 df 15-15 30-15 30-30 40-30 2-2 → 2-3 A. Bega 0-15 15-15 15-30 15-40 2-1 → 2-2 A. Basso 15-0 30-0 30-15 40-15 ace 3-1 → 3-2 A. Bega 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 2-1 → 3-1 A (LiveTennis.it)

Matteo Berrettini ha terminato così il suo Roland Garros. La terra non è la mia superficie preferita, ma comunque aver raggiunto i quarti di finale, cosa che non avevo mai fatto prima, mi fa essere fiducioso per il futuro“ (OA Sport)

Anche i campioni, a volte, hanno vita dura quando c’è di mezzo la scuola Nessuno l’ha fatto apposta, ma si è data per scontata la presenza del presidente di commissione il 16 giugno. (Ubi Tennis)

Ho passato tanti momenti difficile per essere qua e voglio raggiungere risultati ancora più importanti“ Il match, inoltre, è stato influenzato dal fatto che i tifosi, a un certo punto, abbiano dovuto abbandonare gli spalti. (OA Sport)