"Seggio blindato a te e altri due". Svelato il segreto: la furia di Di Maio s'abbatte su Letta

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Quel «patto» tra Di Maio e Letta includeva il diritto di tribuna nelle liste dem anche per altri due fedelissimi: Vincenzo Spadafora e Laura Castelli.

A raccontare al Giornale il retroscena è un fedelissimo del ministro degli Esteri che ripercorre le ore concitate della giornata di martedì.

Di Maio e Letta si sono rivisti ieri per trovare un punto di caduta

Con buona pace dei 50 parlamentari che un mese fa hanno mollato il M5S per seguire il ministro degli Esteri nella scissione. (ilGiornale.it)

Ne parlano anche altre fonti

«Non abbiamo alcuno bisogno di un diritto di tribuna», spiega Bonelli, mentre Fratoianni parla di «offerta generosa» che però non riguarda Si. Ma l’accordo tra Pd e Azione/+Europa ha anche provocato un terremoto nel resto della coalizione, con gli stessi Bonelli e Fratoianni che hanno chiesto un incontro al segretario dem Letta. (Il Dubbio)

Con buona pace dei 50 parlamentari che un mese fa hanno mollato il M5S per seguire il ministro degli Esteri nella scissione. “Quel «patto» tra Di Maio e Letta – scrive il quotidiano – includeva il diritto di tribuna nelle liste dem anche per altri due fedelissimi: Vincenzo Spadafora e Laura Castelli. (Secolo d'Italia)

Luigi Di Maio il neocentrista, Di Maio l'atlantista, il draghiano, la spina di Conte, il bau bau di Di Battista, "Giggino 'a cartelletta" per Beppe Grillo, il fondatore di Insieme per il futuro, in quanto partito, e il front runner di Impegno civico, in quanto lista elettorale, ma soprattutto: Di Maio l'ubiquo (la Repubblica)

Credo che dovrebbe votare le forze politiche che pongono al centro della propria proposta politica i temi che ho ricordato sopra. Andrea Pertici, professore ordinario di diritto costituzionale nell’Università di Pisa, come valuta l’accordo raggiunto da Enrico Letta con Carlo Calenda e Benedetto della Vedova? (LA NOTIZIA)

Se ne parla tanto in queste ore, ma che cos'è il diritto di tribuna? E a chi mi chiede se useremo il diritto di tribuna rispondo: mi chiamo Matteo Renzi, io, non Luigi Di Maio. (Today.it)

Fatto sta, come rivela “Il Giornale”, il Ministro degli Esteri aveva già accettato l’offerta di Enrico Letta per la candidatura da esterno nella lista del Pd, mandando all’aria Impegno Civico. A mio avviso la coalizione deve essere la più ampia possibile per essere competitiva e fermare gli estremismi. (StrettoWeb)