L’influenza corre tra i pazienti: "Picco atteso tra una settimana". Ma i posti letto già scarseggiano
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La stagione dei malanni è arrivata. E sta per colpire, con il pugno più duro, con il picco influenzale che sul nostro territorio è ormai alle porte e atteso "entro la prossima settimana o, al massimo, 14 giorni". Traccia la rotta sanitaria il direttore dell’Uo di malattie infettive dell’ospedale Infermi, Carlo Biagetti. E lo fa grazie ad una intensa attività di screening a tappeto su "tutti i pazienti che in questi giorni si presentano in Pronto soccorso palesando sintomi simil-influenzali". (il Resto del Carlino)
Su altre fonti
Sono questi i principali responsabili dei mali di stagione che stanno affliggendo i piemontesi nelle ultime settimane. Rhinovirus, Virus Influenzali, Coronavirus diversi da SARS CoV-2, Virus Respiratorio Sinciziale, Adenovirus, Metapneumovirus, SARS CoV-2, Virus Parainfluenzali. (Corriere della Sera)
I casi stimati di sindrome similinfluenzale, rapportati all’intera popolazione italiana, sono circa 667.000, per un totale di circa 5.851.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza”. (Adnkronos) – Dopo la ‘pausa’ dovuta alla chiusura delle scuole durante le feste di Natale, l’influenza prede a risalire nella prima settimana del 2025. (CremonaOggi)
Il direttore del Dipartimento di Prevenzione dell'Ulss 1 Dolomiti, Sandro Cinquetti evidenzia come il picco dell'influenza in provincia non sia ancora arrivato. Si attesta invece sul 49% il dato relativo alle vaccinazioni contro l'influenza quest'anno (Corriere delle Alpi)
Liguria. "La prima settimana di gennaio è stata sicuramente la più pesante per l'influenza in Liguria, con molti ricoveri dovuti anche a virus diversi, la B, la A, H1N1. L'influenza continuerà a colpire anche la prossima settimana. (IVG.it)
Il livello d’incidenza è pari a 11,3 casi per mille assistiti (9,9 nella settimana precedente). Nella prima settimana del 2025, dal 30 dicembre 2024 al 5 gennaio 2025, aumenta il numero di casi di sindrome similinfluenzale dopo una lieve flessione dovuta alla chiusura delle scuole per le festività. (Sanità24)
Come ogni inverno molti italiani sono a letto con l'influenza stagionale (da non confondere con l’influenza aviaria). (Corriere della Sera)