Manovra, il governo vuole limitare al massimo gli emendamenti non autorizzati

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Italia Oggi INTERNO

Manovra blindata e senza emendamenti non autorizzati. Il presidente del consiglio, Giorgia Meloni, nel corso dell'esecutivo di Fratelli d’Italia, allargato ai gruppi parlamentari di Camera e Senato, che s svolgerà mercoledì prossimo, 4 settembre, inviterà i suoi parlamentari a non parlare della manovra di bilancio se non in stretto raccordo con Palazzo Chigi. In vista del lungo iter della legge di bilancio, che sta già creando tensioni con gli alleati di Lega e Forza Italia, Meloni chiederà ai suoi di essere uniti e di non farsi distrarre da provocazioni o interventi scomposti degli alleati. (Italia Oggi)

Su altre testate

È un sabato di riflessione per i leader, all'indomani del vertice di maggioranza in cui è stato ribadito il patto di legislatura e sono stati avviati i grandi lavori in vista della manovra economica. (il Giornale)

Proprio per questo, l’esecutivo sta pensando ad alcuni tagli, tra i quali i più rilevanti includono la riduzione del cuneo fiscale, l’unificazione degli scaglioni Irpef, il bonus per le mamme, gli incentivi per le assunzioni e la riduzione del canone Rai. (Brocardi.it)

Scopriamo quali novità aspettarci nel 2025 in merito alla Legge 104. Cosa cambierà per le esenzioni e le agevolazioni? Il Governo ha mosso un importante passo in avanti nel riconoscimento della condizione di disabilità e dei diritti civili e sociali di chi è affetto da una minorazione. (InformazioneOggi.it)

Manovra avviata, si lavora sui dossier

Governo studia modifiche e conferme alla Legge di Bilancio: focus su lavoro, fisco, assegno unico 2025 e natalità Secondo fonti ministeriali, non vi sarebbero basi per le speculazioni sul possibile depotenziamento dell’assegno unico 2025 per le famiglie introdotto nel 2022. (Informazione Scuola)

Intervistato a Radio 24, Freni ha spiegato che "prima della manovra sarà licenziato il piano strutturale di bilancio (che deve essere presentato alla commissione europea entro il 20 settembre, ndr) che deve passare dall'approvazione del Consiglio dei ministri e, soprattutto, dall'approvazione del Parlamento con un procedimento simile a quello della Nadef e del Def". (Finanza Repubblica)

Sul resto il quadro è tutt’altro che chiaro, sebbene il tempo non sia moltissimo visto che entro il 20 settembre il documento va mandato a Bruxelles che valuterà se rispetta le regole del nuovo patto di stabilità. (Open)