La Russa sui referendum: «Farò propaganda perché la gente resti a casa». Il Pd: «Atteggiamento eversivo»

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Referendum? «Io continuo a dire che "ci penso" ma farò propaganda perché la gente se ne stia a casa». Lo ha detto il presidente del Senato Ignazio La Russa a «Spazio cultura», evento organizzato da FdI a Firenze. La Russa, oltre alla frase destinata a generare polemiche, ha toccato nel corso del suo intervento diversi temi di attualità come il premierato («La riforma non si è bloccata»), la crisi in Medio Oriente («I pro Pal vogliono la sparizione degli ebrei») 0 l'elezione di papa Leone XIV («Buon inizio che si sia presentato con i paramenti tradizionali»). (Corriere della Sera)
Su altri media
ALESSANDRIA – Ha usato l’ironia il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, per criticare l’uscita del Presidente del Senato, Ignazio La Russa, che ieri ha detto che avrebbe fatto propaganda contro i referendum dell’8 e 9 giugno. (Radio Gold News Alessandria)
Nell’organizzazione sociale non è molto diverso: per galleggiare nel mare sconfinato delle aspettative, bisogna immergere il maggior volume con il minor peso (significato) possibile. (avantionline.it)
Il segretario generale della Cgil replica così alle parole del presidente del Senato, che due giorni fa aveva invitato a disertare le urne per i quesiti referendari de… (la Repubblica)

È davvero strano che un uomo politico con una certa esperienza come il presidente del Senato La Russa, passato attraverso la Prima, la Seconda e la Terza Repubblica e tutte le stagioni referendarie che le hanno accompagnate, non si ricordi che il modo migliore per ottenere una vittoria dell’astensione, e cioè per fare invalidare un referendum, è quello di non parlarne, o parlarne il meno possibil… (La Stampa)
Invoca un’«effetto sobrietà» l’opposizione dopo l’uscita del presidente del Senato La Russa che venerdì sera ha detto che farà propaganda per l’astensionismo. (Il Manifesto)
La più classiche delle battaglie politiche pro o contro un referendum abrogativo si potrebbe trasformare nei prossimi giorni in una raffinata disputa tra costituzionalisti. (il Giornale)