Sinner e il caso clostebol: sentenza ad aprile

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
SPORT

Jannik Sinner, il numero uno del tennis mondiale, dovrà attendere fino al 16 e 17 aprile per conoscere il suo destino, quando il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) discuterà l'appello della WADA (Agenzia Mondiale Antidoping) contro l'assoluzione dell'ITIA (International Tennis Integrity Agency) per la doppia positività al Clostebol riscontrata a marzo dello scorso anno durante il torneo di Indian Wells. Il TAS ha annunciato che l'udienza si terrà a porte chiuse a Losanna, con un collegio arbitrale composto da tre giudici: Ken Alo, avvocato nominato dalla WADA, Jeffrey Benz, legale indicato da Sinner, e Jacques Radoux, lussemburghese, presidente di nomina del TAS.

Il caso Clostebol, che ha coinvolto il tennista azzurro, ha suscitato grande attenzione mediatica, soprattutto in vista del primo Slam della stagione, dove Sinner è il campione in carica e primo favorito. La vicenda ha preso una piega inaspettata quando la WADA ha deciso di appellarsi all'assoluzione dell'ITIA, contestando l'assenza di colpa o negligenza da parte dell'atleta. La decisione del TAS sarà cruciale per il futuro di Sinner, che rischia una squalifica per doping.

Adriano Panatta, ex campione di tennis, ha espresso il suo disappunto riguardo alla tempistica della notizia, sottolineando come il caso Clostebol sia emerso proprio a ridosso dell'inizio degli Australian Open, torneo che Sinner ha vinto l'anno scorso con grande merito e che potrebbe rivincere quest'anno. Panatta ha scritto sul Corriere della Sera che sembra quasi che si siano ricordati del caso giusto in tempo per creare tensione e incertezza attorno al tennista italiano.

Il collegio arbitrale, nonostante le nomine di parte, sarà chiamato a esprimere un verdetto imparziale, valutando le prove e le argomentazioni presentate dalle parti coinvolte.