Bonus smart working da 516 euro, come richiederlo e cosa si può acquistare

Giornale di Sicilia ECONOMIA

È una delle novità del Decreto Sostegni, in cui è stata inserita la proroga per l'anno 2021 dell’aumento a 516,46 euro dei «fringe benefits»: una forma di retribuzione non in denaro concessa dalla aziende ai dipendenti.

L'ultima indagine Censis Eudaimon indica che l’87,2% delle aziende intervistate ritiene il bonus utile per la ripartenza post Covid

Il voucher potrà essere utilizzato per l'acquisto di scrivanie, sedie, lampade e tutto ciò che viene utilizzato per lavorare da casa. (Giornale di Sicilia)

Su altre fonti

Bonus smart working, guide e articoli correlati Con il nuovo bonus smart working da 516,46 euro, per tutto il 2021, i lavoratori possono acquistare: scrivanie, sedie ergonomiche, prodotti di illuminazione e altro ancora. (InvestireOggi.it)

Grande studioso ed esperto del tema Smart Working, Mariano Corso è stato tra i primi a parlare di questo modello organizzativo rivelatosi fondamentale nel mantenere la continuità operativo di tutte le organizzazioni, pubbliche e private, del nostro paese. (CorCom)

Secondo le stime di Fondazione Ambrosetti, con un contributo di 516 euro "si metterebbe in moto potenzialmente 1,6 miliardi di euro di consumi nel Paese". Lo scorso anno la cifra ammontava ai 258,23 euro, oggi a 516,46. (ilGiornale.it)

L’azienda potrà distribuire i voucher con il plafond ai dipendenti, utilizzando le piattaforme di welfare aziendale. Il raddoppio del voucher era stato concordato allo stesso modo con il decreto Agosto l’anno scorso e include tradizionalmente altre eventuali integrazioni “in natura” come buoni spesa, benzina, libri e trasporto pubblico ad esempio (Wired.it)

Del valore di 516 euro, è tra gli emendamenti approvati relativi al Decreto sostegni ed è prorogato per tutto il 2021. “Inoltre, il precedente plafond era insufficiente per allestire in casa una postazione di lavoro consona ai criteri di ergonomia e salubrità” (Adnkronos)

Come funziona il bonus smart working. Il datore di lavoro è libero di scegliere il modo con cui erogare il beneficio: l’unico limite che è posto dalla norma è che debba trattarsi di beni e servizi e non di danaro. (Agenda Digitale)