Cina lancia maxi pacchetto di incentivi contro la crisi della Borsa e degli immobili
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La Cina ha varato un nuovo pacchetto di incentivi economici per sostenere i settori dell’immobiliare e della Borsa. Economisti e investitori temono che le misure siano troppo limitate per generare un impatto duraturo. I mercati azionari in Cina Negli ultimi giorni, i mercati azionari cinesi hanno mostrato un significativo rialzo, con un aumento del 6% in sole due sessioni e un recupero complessivo del 15% rispetto ai minimi dell’11 settembre. (Economy Magazine)
Ne parlano anche altri giornali
Chiusura del 25 settembre Lo status tecnico di breve periodo del Nikkei 225 mette in risalto un ampliamento della performance positiva della curva con prima area di resistenza individuata a quota 39.356,7. (Teleborsa)
Gli indici cinesi stanno guadagnando fino al 5,00% in risposta ai potenziali pacchetti di aiuti record che il governo sta considerando. La Cina sta valutando un'iniezione di capitale significativa, fino a 1 trilione di yuan (142 miliardi di dollari), nelle sue principali banche statali per rafforzarne la capacità di sostenere l'economia in difficoltà. (XTB)
L'indice Nikkei ha guadagnato il 2,79% a 38.925,63 punti, quando l'indice allargato Topix e' salito del 2,66% a 2.721,12 punti. Tokyo e' stata spinta dalla debolezza dello yen, segnando un andamento opposto rispetto a quello di Wall Street che e' stata debole alla vigilia, in un clima di cautela prima della pubblicazione, venerdi', dell'inflazione negli Stati Uniti. (Il Sole 24 ORE)
L'indice Nikkei della Borsa di Tokyo è balzato di oltre il 2 percento questa mattina, spinto al rialzo dagli acquisti di azioni di società esportatrici che stanno beneficiando di uno yen più debole rispetto al dollaro Usa. (Tuttosport)
La Cina valuta una maxi iniezione di oltre 140 miliardi di dollari nelle sue grandi banche statali per sostenere l’economia in difficoltà: secondo quanto riporta Bloomberg, citando fonti vicine al dossier, l’operazione porterebbe a mobilitare fino a 1.000 miliardi di yuan (circa 142 miliardi di dollari) per rafforzare i player primari del credito statale, nel mezzo di un’economia stagnante alle prese con la crisi immobiliare, l’invecchiamento della popolazione , i deboli consumi, i rischi di deflazione e la disoccupazione giovanile schizzata al 18,8% ad agosto. (Il Sole 24 ORE)
Il cross Usd/Yen è cresciuto di oltre un punto percentuale a 144,8 da 143,20 di mercoledì mattina. Fatto (Websim)